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Carte bollate tra il Comune e la Patriarca Group, l’impresa che ha eseguito la prima tranche di demolizioni degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio indisponibile dell’Ente. Tramite una determina sindacale, il Comune ha infatti reso noto di aver affidato la propria difesa all’avvocatura comunale (con nomina dell’avvocato Grazia Zarbo) per resistere in giudizio ad un ricorso proposto al Tribunale amministrativo regionale dalla Patriarca Group. La ditta ha dapprima presentato un decreto ingiuntivo per il pagamento della somma di 251.395,64 euro oltre agli interessi al Tribunale di Agrigento. Il Comune non ha dato completa esecuzione all’atto e pertanto la Patriarca Group ha deciso di rivolgersi al Tar Sicilia per chiedere quanto le spetta attendendo inoltre “la nomina di un commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inadempienza”. Come noto, la Patriarca Group era stata la prima ditta aggiudicataria dell’appalto bandito dal Comune per far fronte alle demolizioni degli immobili abusivi realizzati all’interno della fascia dei centocinquanta metri dalla battigia. Uomini e mezzi di questa impresa avevano vissuto pertanto le fasi più calde all’inizio dell’opera demolitoria che ha preso il via nell’aprile 2016 dove non erano mancati scontri e momenti di tensione. A giudicare dal decreto ingiuntivo, all’impresa manca una consistente parte dei pagamenti da parte del Comune. L’Ente – fin dalle prime fasi delle demolizioni – ha sempre parlato di “partita di giro” come sistema per rientrare dalle spese sostenute. Partita di giro che però finora non ha portato un solo centesimo nelle casse dell’Ente. Come reso noto durante una commissione consiliare Finanze prima dell’approvazione del bilancio, finora gli ex proprietari a cui è stata abbattuta la casa con i mezzi commissionati dal Comune non hanno provveduto al pagamento di alcuna somma e anzi sono in corso diversi procedimenti dibattimentali anche in questo senso. In buona sostanza, anche la Patriarca Group si va ad aggiungere al lungo elenco di creditori del Comune e sta provando a far valere le proprie ragioni dinanzi al tribunali.