“Mi sto rendendo conto che le campagne elettorali spesso ottundono le intelligenze – si legge nel comunicato – Molti candidati credono che tappezzare le città con i propri faccioni aumenti la visibilità e, pertanto, la possibilità di essere votati. Non solo. All’illegalità si somma la mancanza di rispetto: è prassi coprire i faccioni degli avversari con i loro. Dell’argomento mi occupai già il 18 settembre scorso pubblicando sulla mia pagina Facebook (Quelli che votano Francesca Muscarella) l’invito a rispettare le regole che lo stesso Claudio Fava aveva lanciato durante i suoi interventi pubblici. Riprendo, pertanto, l’invito che un altro candidato licatese fa’ al rispetto della legalità e della bellezza della nostra città ma allargo l’orizzonte delle responsabilità, non solo alle autorità competenti che debbono far rispettare le regole, ma agli stessi candidati perché si facciano portavoce con i loro sostenitori e con i componenti dei loro comitati elettorali, di valori quali il rispetto, la legalità, la sana competizione. Concludo riportando il pensiero di Claudio Fava che sull’argomento aveva dichiarato: “[…] molti credono che più si spende e più si guadagnano consensi. Chiedere il voto tappezzando di manifesti abusivi le città è una pratica che non porta un solo voto. Anzi… Noi siamo per la bellezza, non per l’abuso.”