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polisportiva coppa (Small)Ultimo appuntamento stagionale con la rubrica che ci ha tenuto compagnia per tutto il campionato. Un mix per ricordare quanto di buono e di brutto è accaduto e dare il giusto riconoscimento ai protagonisti di un’annata fantastica.

ZERO: Come i goal subiti in casa. A Volturana, Pace, Mancuso, Taibi, Lo Nobile e compagni di reparto va l’applauso di tutti i tifosi palmesi. Un reparto che è già pronto per affrontare la seconda categoria…

UNO: Come gli anni impiegati da Lillo Amato da presidente a vincere il campionato.

DUE: All’arretratezza culturale e sportiva presente in molti campi. Dispiace dirlo ma la terza categoria non può giustificare certi comportamenti (ricordate gli sputi?) che abbiamo riscontrato in alcuni stadi.

TRE: Ai ritardi. Stesso leitmotiv: il fatto di giocare la terza categoria non giustifica i ritardi con cui si sono presentate spesso le squadre ospiti (vedi Montevago) e qualche volta anche gli arbitri. Maggiore puntualità per rispetto delle regole e del pubblico.

QUATTRO: All’inversione di campo nella partita-spareggio tra River Platani e Atletico Aragona. Roba da matti, cosa mai vista e non basta ancora una volta dire “siamo in terza categoria”. Forse si è puntato a rimanere nella storia non solo di questo campionato ma del calcio italiano tutto. Fortunatamente nessuna conseguenza per la Pol…

CINQUE: Come i goal segnati contro il Menfi da Balistreri. In una partita sola è un fatto straordinario, per qualsiasi categoria.

SEI: A due parate straordinarie (che meriterebbero, in realtà, un voto più alto): quella di Vella, portiere improvvisato nella partita col Calamonaci, capace di parare un rigore in un momento delicato del match; e quella di Zarbo al 74′ della partita con il Montevago: con uno scatto felino toglie con una mano dall’incrocio una palla che, con un altro in porta, sarebbe certamente entrata. Parata degna del miglior Buffon.

SETTE: Alla lezione di sportività mostrate dal Presidente Amato nella partita col Montevago. Non ha protestato per il ritardo e, anzi, ha agevolato lo svolgimento della gara procurando la distinta agli avversari che ne erano privi. Signori si nasce…

OTTO: Alla rimonta di Montevago, la partita che ha certificato la netta superiorità dei rosa-nero. Niente ha potuto frenare la voglia di vittoria e di promozione: non l’ambiente ostile; non andare sotto di un goal allo scadere del primo tempo; non rimane ad inizio ripresa con l’uomo in meno; non qualche decisione arbitrale e neppure qualche assenza. Niente.

NOVE: Al Capocannoniere Balistreri dalla media goal pazzesca (1,21 a partita), 17 reti in 14 gare . A Vella, centrocampista tutto fare, e a Mancuso leader della difesa e capitano nelle ultime gare, per l’infortunio del grande capitano Pino Lo Brutto.

DIECI: All’artefice di questa promozione: mister Pietro Alotto. Sagacia tattica, grinta degna del miglior Conte. E’ lui l’uomo promozione. Dieci anche ai dirigenti: il presidente Lillo Amato, il vice presidente Rosario Provenzani, a Massimo Balistreri, Giuseppe Criscimanna e Pino Salerno.

DIECI E LODE: Alla promozione. Una promozione sudata, contro tutto e tutti, che va oltre il risultato sportivo, di per sé eccezionale. Una vittoria che è riscatto per Palma, speranza, sogno di essere un paese protagonista sul campo e non solo.

Luigi Arcadipane