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Un intervento degli agricoltori Giovanni Chianta e Lillo Marchi’ con una serie di proposte indirizzate ai candidati Sindaco.

Sottoponiamo ai candidati Sindaco di Licata Angelo Balsamo, Giuseppe Montana, Fabio Amato e Candidato Sindaco Angelo Iacona

“Nuove Radici per Licata”. 

Idee, proposte e richieste per il comparto agricolo licatese. Generatore di Pil locale, posti di lavoro, indotto, economia e lustro in tutta Ue grazie ai nostri prodotti.

1- PORTARE ACQUA NEI CAMPI DALLE DIGHE

È inammissibile che non ci sia acqua nei campi e che si affidi l’approvvigionamento idrico “alla speranza”.

Non si può morire di sete in un mare di acqua.

È un percorso che è già iniziato tramite un consorzio di produttori ma serve l’aiuto di Regione e amministrazione locale per aiutarci nella realizzazione delle condotte che portino l’acqua, che già c’è, circa 3 milioni di metri cubi, nei nostri campi.

Dalla Diga San Giovanni, tramite Furore, sarà necessario costruire un tratto e ripristinare la vecchia condotta della dissalata. I produttori che hanno già aderito oppure aderiranno al Consorzio Piana del Salso sono disponibili a finanziare il progetto. Servono anche altri fondi pubblici per non fare ricadere tutto il costo del progetto sugli agricoltori.

Ogni altra soluzione, Gibbesi o Comunelli, è ben accetta purché supportata da progetti concreti ed esecutivi.

Più acqua c’è meglio è per i produttori agricoli.

2- FINANZIARE UN PROGETTO PER IL RICICLO DELLE ACQUE REFLUE.

È un progetto la cui fattibilità da un punto di vista tecnico/economico è già stata dimostrata.

Le criticità sono relative al sequestro cui è sottoposto l’attuale depuratore e l’impossibilità di accedere ai fondi.

Nel progetto si prevede di portare le acque reflue a monte per riportarle nei campi tramite sistema di caduta: circa 3 milioni di metri cubi per uso irriguo.

Anche in questo caso, i produttori sarebbero disponibili a gestire l’impianto di riciclo delle acque reflue tramite società privata di gestione amministrata da produttori agricoli.

3- RIVEDERE IL PIANO PAESAGGISTICO PROVINCIALE PER RISOLVERE LE CRITICITÀ E LE INCONGRUENZE RISCONTRATE.

Molti progetti finanziabili dai fondi pubblici vengono bocciati perche’ ricadono in aree vincolate. I suddetti vincoli sono del tutto ingiustificati in molte zone.

Senza una revisione del piano sarà impossibile adeguare o costruire strutture serricole o altro.

4-CREARE OP

L’unione fa la forza. Non si può esistere e resistere sui mercati con piccole imprese agricole.

Bisogna favorire l’aggregazione di produttori per avere la capacità di vendere i nostri prodotti in tutta Europa senza inutili e dispendiosi passaggi di filiera.

5-CREARE MARCHI con IGP, Dop, Doc

Produciamo prodotti straordinari ma non riusciamo a valorizzarli.

Il marketing è fondamentale per piazzare bene e meglio i propri prodotti.

Oltre al pomodorino buttiglieddru, già presidio Slowfood e presto con ampio sbocco in GDO, servono operazioni simili su altri prodotti.

Il carciofo spinoso, il melone cantalupo di Licata, zucchino, peperone…

Valorizzazione di ecotipi locali a campo aperto.

Poter contare su prodotti Igp sarà fondamentale per avere il punteggio per accedere ai bandi del PSR/PNRR

6-ORGANIZZARE E PARTECIPARE A FIERE ED EVENTI 

Per il comparto conta partecipare alle grandi fiere di Berlino e Madrid dove ci sono i veri compratori.

Ma qui, ed è un altro discorso, possiamo creare eventi per valorizzare i nostri prodotti.

La fiera di maggio, ad esempio, potrebbe essere occasione per creare un evento nell’evento con stand sia per aziende agricole che fornitrici. Un ritorno alle origini grazie ad un concetto di fiera davvero inerente al territorio.

7- UFFICIO INFORMAZIONI SUI BANDI PSR/PNRR destinati alle attività agricole.

Sono gli unici fondi davvero spendibili sul territorio con un ritorno economico in termini di tecnologia ed innovazione che, tradotto, vuol dire rendere più competitive le nostre attività.

8-MANUTENZIONE DEL TERRITORIO 

Sia gli agricoltori che le amministrazioni devono impegnarsi per mantenere il territorio pulito.

Pulizia dei canaloni e delle aree rurali. Tra le tante cose, l’amministrazione potrebbe sottoscrivere protocolli d’Intesa con società di smaltimento per il ritiro dei rifiuti speciali e non. Come il polistirolo.

È sufficiente che il Comune destini un’area di conferimento.

9- NUOVO MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI LICATA

Oltre ad aprirlo bisogna farlo funzionare. Serve innanzitutto un piano di gestione ed una società che gestica la struttura.

Questa struttura è insostenibile economicamente se mantenuta unicamente da commercializzazione locale. La suddetta società privata di gestione potrebbe farlo funzionare creando posti di lavoro ed indotto.

Tutto dovrebbe avvenire in scienza e coscienza tutelando gli attuali commissionari e la stessa città: gestione pubblico-privata con maggioranza del 51% a favore dell’amministrazione.

10- NUOVO ASSESSORE, CON DELEGA ALL’ AGRICOLTURA, COMPETENTE.

Serve competenza “tecnica” in tutti gli assessorati ma quello all’agricoltura, in una città come Licata, dev’essere necessariamente assegnato ad un esperto del settore.

Se dovessimo parlare la stessa lingua, con il nuovo assessore, tramite il nostro progetto Coltivazione in serra, tunnel e campo aperto. , potremmo mettere a disposizione, gratuitamente per le casse comunali, i nostri esperti e le relative competenze.

Questa una sintesi, c’è molto altro. Siamo disponibili al confronto con i candidati alle prossme amministrative. Ci auspichiamo che i candidati siano disposti a sottoscrivere i nostri 10 punti.

 

Giovanni Chianta, Lillo Marchi’ – Coltivazione in serra, tunnel e campo aperto.