Pubblicità

“L’anno scorso il Parlamento Europeo ha adottato il Covid certificate, meglio noto come Green Pass, nel pieno della pandemia perché fosse uno strumento di armonizzazione normativo che facilitasse gli spostamenti dei cittadini europei tra gli stati membri, in via del tutto eccezionale, da rimuovere una volta superata l’emergenza. In Europa siamo tornati per fortuna a una situazione di normalità, senza mascherine o certificati da esibire. Chiedere di prorogare questo strumento fino al giugno 2023, oggi, rappresenta una limitazione di alcuni diritti fondamentali. Ed è incomprensibile che i gruppi di maggioranza in Ue e forze politiche italiane non abbiano votato per respingere l’avvio dei negoziati sulla modifica del Regolamento, posto che non vi sono giustificazioni o motivazioni valide a supporto della proroga. Una decisione assurda e senza senso”.

Così Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe, intervenuta in aula durante la sessione plenaria.