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Milena Bonvissuto, responsabile del Comitato Fondachello-Playa, ha indirizzato una richiesta al Sindaco per l’attivazione del Controllo di vicinato.

L’art. 3, commi 40-44, l. 94/2009 consente ai cittadini di concorrere alle attività volte a garantire la  sicurezza urbana, mediante la mera attività di osservazione  di fatti, circostanze,  situazioni o persone che comunque possano avere refluenza sulla  stessa sicurezza urbana ovvero su situazioni di disagio sociale.

Il successivo decreto del Ministro dell’Interno  del 24.12.2012 delega ai  Prefetti della Repubblica italiana la possibilità di stipulare convenzioni con gli  Enti locali, finalizzate alla realizzazione  di programmi straordinari  di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini,  che prevedano anche la contribuzione logistica, strumentale o finanziaria degli enti locali.

Ed ancora, le linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana (fissate in esito  all’accordo stipulato in sede di  Conferenza Stato-Città e autonomie locali, in data 26.07.2018) prevedono  che i progetti per la sicurezza urbana integrata  di cui all’art. 7 d.l. 14/2017 possono essere presentati anche dai Comitati costituiti da  coloro che risiedono  nei luoghi interessati dagli stessi progetti (cfr. par. 5, pag. 17, delle predette linee guida).

Ciò premesso, non si può non rilevare come il nostro territorio comunale necessiti di urgenti e mirati interventi di sicurezza urbana e ciò sia con riferimento alle esigenze di tutela della sicurezza dei cittadini che anche con riferimento  al degrado urbano.

In considerazione di ciò, si porta all’attenzione del sig. Sindaco in indirizzo la circostanza per cui alcune prefetture stanno proponendo ai comuni la possibilità di stipulare un protocollo di intesa denominato “Controllo di Vicinato”.

Si tratta di un modello organizzativo  che coinvolge attivamente  tutti i cittadini, i quali, organizzati in gruppi sulla base di zone territoriali omogenee individuate dal Comune, agiscono  a supporto delle attività istituzionali delle forze di polizia. In pratica, i cittadini svolgono  un’attività di mera osservazione su tutti i fatti, le situazioni e le persone che possano comunque sortire  effetti sulla sicurezza urbana ovvero  che possano ingenerare disagio sociale.

Certamente, questo progetto può  rappresentare  un valido strumento di coinvolgimento diretto dei cittadini nella vita pubblica, in quanto  incrementa il rapporto simbiotico e collaborativo con le forze di polizia e  con l’istituzione comunale  ed inoltre,  nello stesso tempo,  funge da stimolo per la crescita del senso civico.

Per meglio far comprendere la grande valenza sociale  di questo progetto si ritiene utile allegare alla presente una scheda riepilogativa delle attività in cui lo stesso si articola, nonché la bozza stessa del protocollo di intesa.

Detto ciò, si invita il sig. Sindaco di Licata ad aderire a tale progetto prefettizio  di “Controllo di Vicinato”, precisando che il Comitato rappresentato dalla scrivente, quale ente esponenziale di un gruppo organizzato ed omogeneo di cittadini (cioè i residenti del quartiere Fondachello e Plaia),  sin da ora,  si dichiara disponibile a condividerne l’espletamento nei limiti e con le modalità specificate dal progetto stesso.

In tal modo, si darà alla cittadinanza un segno visibile e tangibile di un’amministrazione comunale che adopera gli strumenti giuridici messi a disposizione dall’ordinamento istituzionale   per concorrere alla sicurezza urbana e, nel contempo,  si avrà modo di coinvolgere e corresponsabilizzare attivamente i cittadini nelle dinamiche della sicurezza urbana.

Milena Bonvissuto