Discusse poi le 9 interrogazioni presentate. Quella che ha acceso maggiormente gli animi è stata l’interrogazione, presentata lo scorso 19 febbraio dal consigliere Desireè Vitello che solo ieri è arrivata in discussione, con oggetto l’attentato intimidatorio e le suggerite dimissioni dell’assessore Dario Augugliaro. A seguito dell’interrogazione il sindaco Pasquale Amato ha chiarito di non conoscere le ragioni, politiche o di natura personale, che stanno alla base dell’atto intimidatorio e ha ripercorso le tappe che hanno portato alla indicazione di Augugliaro e alla sua conferma dopo la vittoria elettorale, nonostante le richieste che andavano in direzione contraria dei consiglieri eletti in quella formazione politica. Secondo Amato, l’accordo raggiunto prevedeva che dopo 6 mesi si sarebbe valutata la possibilità di un rimpasto ma, lo scorso gennaio, il nome proposto, ovvero la stessa consigliere Vitello, non era giudicato adeguato per esperienza e competenza. Nella contro replica la consigliere Vitello ha dato un giudizio sprezzante del sindaco e della sua giunta e si è dichiarata indipendente.
Da segnalare che sull’interrogazione, presentata dal consigliere Bruna, con oggetto l’Istituzione culturale Tomasi, il sindaco ha spiegato che la mancata istituzione è dovuta a motivi di bilancio, mentre sull’interrogazione, presentata dai consiglieri Castellino, Malluzzo e Incardona, con oggetto i precari il vicesindaco Daniele Balistreri ha innanzitutto ringraziato i 42 LSU che, con il loro lavoro, consentono alla macchina comunale di funzionare e ha segnalato che il progetto degli LSU sia stato prorogato per 3 anni.