Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Carità replica ai 6 consiglieri dimissionari da cui era partita l’accusa di mancata “attività” da parte della Commissione.
In riferimento alle dimissioni di sei componenti della commissione di indagine conoscitiva sulle condizioni economico finanziarie dell’Ente, mi corre l’obbligo di intervenire pubblicamente per fare chiarezza su quanto accaduto.
Giova evidenziare che il sottoscritto in data 16/10/2018, nel corso della prima seduta della predetta commissione, veniva votato quale presidente della stessa nonostante la propria assenza ed a propria insaputa.
La pretestuosa motivazione addotta dalla consigliera comunale Violetta Callea di nominare un membro della opposizione, celava fin dall’inizio, l’intendimento di creare le condizioni per attaccare il sottoscritto (mostrando scarso interesse per il fine nobile ostentato solo a parole). Difatti, alla predetta seduta, era presente il consigliere di opposizione Aronica Gaetano che – come emerge dalla verbalizzazione –aveva mostrato il chiaro intendimento di rivestire la carica di Presidente, votandosi lui stesso (si veda la votazione di cui al verbale).
Nonostante il sottoscritto avesse concordato con tutti i componenti della commissione di collaborare al fine di un proficuo andamento dei lavori, chiedendo di estendere l’ambito di indagine anche agli anni precedenti, mai nessun contributo costruttivo a tal fine veniva fornito dai consiglieri dimissionari.
Giova rammentare che nessuna norma esclude la possibilità per ogni singolo componete di attivarsi al fine di determinare il buon andamento dei lavori, di contro l’assoluta inerzia in tal senso dimostrata dai consiglieri dimissionari conferma che lo scopo da loro perseguito era quello giungere ad un’infantile azione plateale (inutile e irrispettosa per il ruolo rivestito) per cercare di screditare un membro del Movimento 5 stelle.
Quanto sopra affermato è il frutto di prove documentali (che, peraltro, contraddicono il fatto che il sottoscritto non abbia mai convocato le sedute, come pure falsamente affermato) quali, ad esempio, il verbale del 30/01/2019 in cui erano assenti 5 membri su otto (fra cui i consiglieri Callea Carmelinda, Iacona Angelo, Di Franco Piera, Gaetano Aronica e Scrimali Calogero).
Il sottoscritto, peraltro nella seduta del 30/01/2019 (non tenutasi per assenza del numero legale) avrebbe voluto enunciare il cronoprogramma dei lavori per come statuito durante la seduta del 20/11/2018 (altra seduta della commissione) che per la complessità dell’oggetto ha richiesto un intenso lavoro preparatorio da parte del sottoscritto, non coadiuvato dai consiglieri dimissionari.
Purtroppo l’opera di boicottaggio della commissione da parte dei consiglieri dimissionari ha determinato la mancanza del numero legale, nonostante la formale convocazione ed un preavviso informale tramite gruppo WhatsApp (allego copia del verbale della seduta del 30/01/2019 di cui chiedo la pubblicazione).
La pantomima messa in scena dai consiglieri dimissionari ridicolizza gli stessi, in quanto ben avrebbero potuto partecipare ai lavori, sia con la presenza alle commissioni disertate sia con fattivo supporto all’azione di coordinamento del sottoscritto.
Non voglio dare seguito alle voci che si susseguono circa il fatto che la commedia inscenata dai consiglieri dimissionari sia legata ad una “vendetta politica” nei confronti del consigliere Calogero Scrimali, promotore ed accanito sostenitore della stessa, “reo” di avere disatteso, con la propria assenza, gli ordini di scuderia in occasione dell’ultimo consiglio comunale in seno al quale è stata votata la delibera nr. 50 avente ad oggetto il delicatissimo tema dell’abolizione della categoria dirigenziale in seno all’organigramma del Comune di Licata.
Vincenzo Carità – Presidente Commissione Finanze