Un gruppo di commercianti licatesi si ha scritto al Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, per manifestare una serie di istanze relative agli ultimi provvedimenti adottati in città.
“Un gruppo di commercianti licatesi, in disaccordo con il sindaco Balsamo, rompe il muro del silenzio e, criticando l’operato del Sindaco, chiedono un incontro al Prefetto di Agrigento dott. Filippo Romano, per spiegare le motivazione del loro dissenso – si legge nel documento – Dopo essere stati additati come coloro che non hanno mai pagato e non vogliono pagare, identificati quasi come dei delinquenti, abbiamo deciso di dire pubblicamente la nostra.
I sottoscritti, rappresentanti delle categorie artigianali e commerciali, SI DICHIARANO RISPETTOSI DELLE REGOLE E DELLA LEGGE, ma allo stesso tempo si augurano che la legge sia applicata alla stessa maniera per tutti i cittadini.
La legge è uguale per tutti, è la frase che campeggia in ogni aula di tribunale e che il sindaco in qualità di avvocato dovrebbe anche conoscere bene. Una legge SUPER PARTES, che non si basi sulla simpatia o antipatia personale.
Siamo coscienti che il pagamento delle imposte comunali rappresenta un obbligo di legge e per questo motivo c’è chi, nel corso degli anni, è riuscito a pagare sempre e regolarmente, e chi invece, a causa di problemi economici legati anche alle difficoltà post-pandemia, è rimasto indietro con il versamento dei tributi.
Tanti abbiamo già pagato e tanti altri stanno chiedendo di farlo. Di certo il pagamento delle tasse a Licata non rappresenta una novità voluta dall’amministrazione Balsamo come qualcuno vorrebbe far credere all’opinione pubblica.
Il 29 maggio è stato approvato un nuovo regolamento sui DEHOR e sull’occupazione del suolo pubblico. Uno degli emendamenti approvati prevedeva, a chi avesse già concessioni in essere, un termine di 18 mesi entro il quale poter adeguare le proprie strutture regolarmente autorizzate.
Il punto è molto chiaro e non serve chissà quale luminare per interpretarlo. Non capiamo il perché oggi il Sindaco abbia deciso, solo per alcune attività, di non tenere conto di questo articolo del nuovo regolamento e pretende addirittura lo sgombero del suolo pubblico da tavoli e sedie anche da chi ha già versato nei primi mesi del 2024 un canone annuale.
Ci chiediamo: a chi giova tutto ciò? come mai il Sindaco, a stagione estiva iniziata, mina l’economia delle attività commerciali locali, alzando delle barricate nei confronti di onesti lavoratori?
Sindaco, lei ha recentemente affermato di non avere la bacchetta magica per la risoluzione dei tanti problemi che attanagliano la nostra città…a tal proposito le ricordiamo che neanche noi ne siamo in possesso per adeguare i nostri locali in un batter d’occhio, come lei ci chiede di fare.
Licata non è mai stata così desolata in questo periodo e noi commercianti licatesi siamo seriamente preoccupati per il nostro futuro. Non limitatevi ad osservare e fotografare solo paesaggi e scorci mozzafiato. Togliete i paraocchi e siate obbiettivi .
Se il suo scopo è quello di farci chiudere lo dica chiaramente e noi a malincuore abbasseremo le saracinesche senza soffrire ulteriormente.
Si comporti, in qualità di Sindaco, da buon padre di famiglia che ascolta e dialoga con i suoi figli e, insieme a loro, trovare la soluzione ai problemi.
Non faccia una classificazione tra figli e figliastri, mettendo gli uni contro gli altri.
Noi non stiamo togliendo niente a nessuno. Stiamo solo chiedendo di lavorare.
Noi non facciamo politica e non ci interessa farla.
Questa nostra lettera rappresenta una richiesta d’aiuto che inviamo al Prefetto di Agrigento, perché si faccia carico di una situazione emergenziale, l’ennesima che ha colpito la nostra città”.
Ballacchino Daniel
Bonsignore Ignazio
Cannizzaro Domenica
Castagna Giuseppa
Crimenti Giuseppe
Lauricella Salvatore
Marrali Giorgio
Parisi Giacomo
Scibetta Giuseppe
Sirone Maria Grazia
Spiteri Luciano
Vitali Giuseppe
Zacco Salvatore