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Comiso e La Torre: una vita per la pace

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Comiso aerportoIn quel luogo, scelto come base per l’istallazione dei missili Cruise, oggi c’è l’aeroporto che porta il suo nome. La città di Comiso, il governo nazionale, il presidente del Senato Piero Grasso, presente alla cerimonia, hanno reso omaggio all’intitolazione definitiva dell’aeroporto a Pio La Torre, ucciso dalla mafia nel 1982.

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Era tornato in Sicilia da poco Pio La Torre. Dopo vent’anni di attività parlamentare aveva deciso di dedicarsi alla sua isola. E da segretario regionale del Pci non aveva fatto mancare il suo impegno antimafia e pacifista. Era stato lui a chiedere al presidente del consiglio Giovanni Spadolini di inviare in Sicilia il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Che non vide arrivare. Perché ucciso lo stesso giorno in cui atterrò il cinquantottesimo prefetto di Palermo dall’Unità d’Italia. E quando i giornalisti gli chiesero a caldo perché era stato ucciso il segretario regionale del Pci, Dalla Chiesa, che cento giorni dopo avrebbe fatto la stessa fine, rispose: “Per tutta una vita”.

Quella contro la mafia e contro i missili è stata l’ultima battaglia politica di Pio La Torre. Sua la legge, che porta anche il nome di Rognoni, che introduce il reato di associazione mafiosa, le indagini patrimoniali, la confisca dei beni d’illecita provenienza. Strumenti che avrebbero poi permesso di celebrare i grandi processi a Cosa Nostra. Nel luogo in cui doveva nascere una base militare, che poteva far saltare in aria la Sicilia, c’è oggi un aeroporto civile, l’aeroporto di Comiso, intitolato a un uomo e a un politico che dovrebbe essere d’esempio. A tutti.

(g.c.)                                                                                    

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