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foto viabilita 02L’onorevole Fontana, ex presidente della Provincia, interviene su Agrigento e invita  la classe politica a discutere di programmi su cui costruire alleanze per le prossime elezioni comunali. I tanti candidati sindaco in circolazione devono essere, dice sostanzialmente nella sua nota il deputato regionale del Nuovo centrodestra, espressione e guida di queste alleanze invece di promuovere se stessi, come sta avvenendo, e poi cercare alleanze con chi ci sta, e con chi ci sta discutere di programmi.

Licata è nelle stesse condizioni di Agrigento. Commissariata come la Città dei Templi, ma certamente con più problemi. Poteva quindi Fontana estendere la sua nota anche alla nostra città (che pure lo vota) dove non mancano “sindaci” in cerca di candidatura o di visibilità, dentro e fuori dai partiti, e dove si discute sottovoce di alleanze. E se ne discute sottovoce perché alcune di queste sembrano proprio improbabili: anche se in tempi di larghe intese, di “intese sempre più larghe” nulla è da escludere.

Dovrebbe preoccuparsi l’onorevole Fontana, e noi più di lui, dello stato di totale abbandono in cui versa la città. E del suo vuoto di potere. A Licata non si capisce chi decide cosa. Chi prende e a chi spettano le decisioni. Il cittadino non sa a chi rivolgersi, chi siano oggi i suoi interlocutori istituzionali. A chi esporre problemi urgenti che riguardano strade, quartieri, randagismo, pulizia della città, ordine pubblico e sicurezza personale. I furti e i tentativi di furto nelle abitazioni sono diventati frequenti e c’è anche una questione sociale che l’aumento dei tributi comunali potrebbe rendere esplosiva.

L’ultima ciliegina, che dà la misura del vuoto di potere che regna a Licata e della sua democrazia senza scettro, è la vicenda degli stand della fiera di maggio, “prestati” per qualche giorno al comune di Butera. L’associazione A Testa Alta ha sollevato il caso e noi cittadini aspettiamo ancora di sapere dal comune di Licata chi ha preso questa decisione e a che titolo. Né un qualsiasi consigliere comunale ha sentito il bisogno di interrogare il Commissario straordinario o l’ufficio addetto per avere i dovuti chiarimenti sulla vicenda.

Si può continuare così sino alle prossime elezioni? Può il vuoto di potere e l’assenza di politica diventare a Licata sistema consolidato?

Se lo devono chiedere tutti i partiti e le forze organizzate che non hanno sentito il bisogno di contestare la decisione sbagliata di non far votare Licata in questo caldo autunno.

Gaetano Cellura