Ravanusa. Nel corso di uno dei numerosi servizi svolti per contrastare la diffusione del coronavirus, per le strade dei paesi dell’agrigentino, i Carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno notato un certo via vai da un appartamento del paese.
Hanno così deciso di rompere gli indugi per vederci chiaro. E l’unico modo è stato quello di fare irruzione nell’abitazione di un 62enne di Ravanusa, per effettuare un’approfondita perquisizione. Dopo aver cercato in ogni angolo della casa, un dettaglio ha insospettito i militari: il pavimento era alquanto pulito; la scopa invece, stipata vicino al frigorifero della cucina, risultava troppo poco usata. Incuriositi da questo piccolo particolare, i militari hanno preso l’arnese e si sono accorti che pesava un po’ più del solito. Una volta tolto il tappo all’estremità superiore del manico, i Carabinieri hanno scosso l’impugnatura, sentendo che, da dentro, qualcosa scivolava via. Con grande sorpresa, i militari hanno così visto uscire fuori un salsicciotto di carta stagnola. Ma non si trattava di un motorino per far volare la scopa. Bensì, di una confezione in cui erano ben nascoste ben 29 dosi di cocaina. Non basta, proseguendo la perquisizione, tra le conserve in cucina, sono saltati fuori anche due flaconi di metadone.
A questo punto i Carabinieri non hanno avuto dubbi: hanno arrestato l’uomo con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’uomo, dopo le operazioni di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.