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licata dall'alto(1)Riceviamo e pubblichiamo.

Apprendiamo, con vivo stupore, dagli organi di stampa che l’ Amministrazione di Licata ha deciso di riabbassare l’aliquota Irpef dallo 0,8  allo o,2 per mille per l’ anno 2013. La manovra ci avrebbe fatto estremamente piacere se fosse stata preceduta da operazioni di riduzione di spesa o da nuove e più cospicue entrate nelle casse comunali. Così non è. E’ per questo motivo che la cosa ci indigna in modo particolare, perché se ne deriva l’ impressione che l’ imposizione tributaria ai pensionati, ai lavoratori ed ai cittadini tutti di Licata, sia legata più a ripicche elettorali tra l’ Amministrazione uscente ed i cinque candidati a Sindaco che a seria analisi dei disagi e dei bisogni dei cittadini di Licata. Condanniamo pubblicamente simili metodi e li additiamo al pubblico dissenso, perché le famiglie di Licata vivono un disagio quotidiano ben più grave della media delle famiglie italiane, perché da noi la povertà è più diffusa, perché da noi la disoccupazione è più diffusa e ciò contribuisce a far aumentare la microcriminalità ed il disagio sociale nelle famiglie. Medesima operazione era stata perpetrata ad inizio anno con l’ IMU senza che , anche allora l’ operazione fosse stata preceduta o seguita da compensazioni. Ci chiediamo: L’ Amministrazione Comunale sta mettendo in atto tutti i provvedimenti necessari per arrivare da qui a pochissimo tempo a dover dichiarare il dissesto finanziario, scaricandone la responsabilità al prossimo sindaco, chiunque esso sia?  E’ proprio questo che a detto quando ha aumentato IMU ed Irpef : “Senza questi aumenti andremmo verso il dissesto”. Se questo era ieri, l’ attuale decisione, per noi, è pura irresponsabilità, miopia o mera incapacità. Nessuna delle tre opzioni ci pare giustificabile ne perdonabile, ma pura vessazione.

Cisl e Cgil di Licata – Salvatore Licata e Onofrio Marino