Dopo le demolizioni e gli oneri di urbanizzazione, un nuovo fronte si sta aprendo nel dibattito politico: la privatizzazione del cimitero o, più precisamente, l’intenzione dell’amministrazione comunale di adottare lo strumento del progetto di finanza (project financing) e, quindi, di capitali privati, per la costruzione e la gestione del cimitero.
La questione è stata sollevata dal consigliere di maggioranza Salvatore Montalto che ha presentato un’interrogazione, che sarà discussa nella seduta del consiglio comunale di martedì prossimo, dopo che erano circolate voci in proposito.
Il tema è stato ripreso dall’associazione Cittadinanzattiva con una lettera inviata ai consiglieri comunali dopo che, sul suo profilo facebook, il sindaco Pasquale Amato era intervenuto sul punto.
Il ricorso a risorse private – si sostiene nella lettera – se da un lato nelle intenzioni “dovrebbe porre rimedio alla scarsità di fondi pubblici”, dall’altro “poiché nessuno fa niente per niente, poiché, in altre parole, un privato investe solo per trarne un giusto profitto, le plusvalenze che gli investitori realizzeranno saranno tutte a carico dei cittadini, con un aumento certo, se non esagerato, dei costi.
Se non bastasse, la “privatizzazione” scaturita dal project financing costringerà i cittadini a corrispondere l’Iva sui servizi cimiteriali, imposta del 22%, che attualmente non si paga, essendo il servizio gestito direttamente dal Comune”.
Per evitare un nuovo balzello per i cittadini, “Vogliamo, desideriamo, Vi preghiamo, esimi consiglieri comunali, di rispedire al sindaco ed alla giunta questo intendimento che, probabilmente, in virtù del positivo bilancio della gestione comunale del cimitero e delle centinaia di pratiche in graduatoria per la costruzione di nuove cappelle, può far solo arricchire i privati gestori (e chi vi circuita attorno) ed impoverire i cittadini contribuenti.
In subordine, qualora voleste esaminare la proposta e renderla esecutiva, Vi chiediamo di regolamentarla e reggimentarla secondo criteri di efficienza ed efficacia, ma, soprattutto, di economicità per i cittadini, nella speranza che non debbano pagare per gli stessi servizi cimiteriali di cui oggi godono superiori oneri e costi che si rivelerebbero assolutamente gravi, intollerabili ed insostenibili”.