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Il Comune revoca quarantasei concessioni cimiteriali nei camposanti di Marianello e dei Cappuccini la cui ultima sepoltura risale a cinquanta o più anni fa. Alla base del provvedimento del dipartimento Lavori Pubblici e Urbanistica la necessità di reperire nuovi spazi per far fronte alle richieste dell’utenza di nuovi loculi. La determina dirigenziale con la quale è stato autorizzato il rastrellamento delle 46 concessioni si basa sulla “carenza di aree libere o spazi per la realizzazione di sepolture interrate da poter assegnare a cittadini che non dispongono di concessione d’uso di alcuna tomba ed hanno necessità di seppellire il proprio caro”. Chiara anche la natura delle sepolture “confiscate” dall’Ente. Si tratta di loculi in cui sono trascorsi cinquanta anni dalla tumulazione dell’ultima salma.

E’ stato ovviamente realizzato un censimento – in seguito a sopralluoghi e accertamenti – per procedere all’individuazione delle cinquanta sepolture a cui è stata revocata la concessione. In tutti i casi si tratta di sepolture interrate in stato di abbandono e cattivo stato di conservazione. Ricognizione estesa anche ai monumenti: sono state riscontrate delle “emergenze monumentali” con conseguente acquisizione al patrimonio indisponibile dell’Ente.