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231_aIl paventato affidamento per sei anni a un soggetto privato del teatro comunale Re Grillo non va giù non solo agli addetti ai lavori (compagnie teatrali), ma nemmeno ai cittadini licatesi. Si registra un intervento di Milena Bonvissuto del comitato civico di quartiere Fondachello-Playa che vi proponiamo per intero.

“Perché il teatro? Perché è l’arte più rappresentativa dell’uomo in quanto immutabile, il teatro è l’arte più eversiva, non può essere piegato da nessun mezzo di comunicazione, da nessun intervento tecnologico”. Questa frase di Mario Martone definisce il pensiero di molti cittadini licatesi, il teatro Re Grillo non puo’ essere affidato ad un solo padrone deve stare a disposizione di tutti. Vero è che ci vogliono soldi per matenerlo ma per questa ragione che siano tutte le compagnie a farsi patner del comune. Non è una villa ma un gioiello da preservare.

Milena Bonvissuto

Intanto così come già previsto, l’apertura delle buste relative all’affidamento del teatro comunale “Re” ad una compagnia privata è stata rinviata a data da destinarsi, per la concomitanza dell’impegno dell’ufficio nella prosecuzione della valutazione delle offerte già pervenute da tempo per l’aggiudicazione del centro direzionale della nuova area del mercato che dovrà sorgere in via Salso. Le buste, relative alla gara per l’affidamento del teatro comunale, pervenute stamani al Comune sono due:  della compagnia “Oltre il Sipario” di Licata, di tale Bona Salvatore di Campobello di Licata, e dell’Associazione “Sicilia Amara di Rosa Balistreri” di Luca Torregrossa.