Inoltre non può rimanere silente quanto di suo pugno ha scritto la Dottoressa Marino nella sua missiva di dimissioni. Risulta allarmante che oltre ai motivi insindacabili di stanchezza fisica, la stimatissima ex-dirigente afferma testualmente: “[…] e soprattutto della mancata serenità, ritenuta necessaria, che mi riservo di esplicitare, impediscono alla scrivente di assolvere il compito […]”
La mancata serenità, con motivazioni ad oggi non note a tutti e che potranno essere esplicitate dopo, escludono le motivazioni di carattere personali e rimandano con forza ad una gestione quanto meno non serena degli uffici stessi. Il Consiglio Comunale ha il dovere di conoscere i fatti in ossequio alle proprie funzioni di controllo, un colpevole silenzio di questa assemblea non troverebbe giustificazione alcuna”.