Pubblicità

L’ordinanza del sindaco? Acqua fresca. Questo l’effetto sui cittadini. Che hanno conferito la spazzatura nei cassonetti senza rispettare la direttiva municipale che li invitava a non farlo, in questo weekend, come prova di civica collaborazione per raggiungere al più presto, e nell’interesse di tutti, buoni risultati nel processo per la raccolta differenziata, già avviato dalla giunta e dal vicesindaco in particolare.

Vedere strapieni i cassonetti in quest’ultima domenica di marzo che avrebbe dovuto invece vederli vuoti, come l’ordinanza dei giorni scorsi imponeva, denota tre cose importanti. Il nostro scarso senso civico innanzitutto. E di cui non possiamo certo essere orgogliosi. Parafrasando Manzoni a proposito del coraggio, possiamo dire che chi non ce l’ha il senso civico, non può darselo. Poi l’assenza di controlli e  sanzioni, che pure erano state in qualche modo minacciate in caso di mancata osservanza dell’ordinanza del sindaco. Infine lo scollamento, sotto gli occhi di tutti, tra i cittadini e chi li amministra.

Vero è che in questo weekend è stata messa alla prova, e con pessimi risultati, la nostra civica maturità. Altrettanto vero è che l’attuale amministrazione comunale –  qualunque cosa faccia, anche le cose positive – viene ormai vista in città come un organismo lontano ormai e assente. Molti cittadini ne aspettano la fine del mandato come una liberazione. E tuttavia l’amministrazione non ha compiti educativi. Il suo compito è quello del governo. Nessun nuovo sindaco potrà darci quel senso civico che purtroppo, e purtroppo per la città, mostriamo ancora di non avere.

Gaetano Cellura