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Tutto fermo – almeno ufficialmente – per l’organizzazione del Carnevale 2020. L’ex assessore Angelo Vincenti interviene con un parallelo tra l’anno passato e quest’anno.

Siamo ormai prossimi al carnevale 2020, e con grande rammarico devo sottolineare il grande ritardo con cui l’amministrazione comunale si sta muovendo (se così si può dire), sconoscendo completamente le dinamiche che ruotano attorno ad un’organizzazione così complessa e rischiosa che nulla ha a che vedere con altri tipi di eventi. Realizzare un carnevale significa partire mesi prima, non solo con la realizzazione dei carri, ma soprattutto una buona programmazione che preveda anche il reperimento delle risorse economiche, per venire incontro alle notevoli difficoltà che i carristi puntualmente sono costretti a fronteggiare. Lo scorso anno abbiamo fatto un miracolo e con tantissimi sacrifici, nottate chiusi nei magazzini, ricerca di sponsorizzazioni e ostacoli vari dettati dalle nuove normative, siamo riusciti a realizzare uno dei carnevali minori più belli della Sicilia. Cinque giornate frenetiche che hanno coinvolto non solo gli addetti ai lavori, ma migliaia di giovani che per la prima volta non si vedevano costretti a “emigrare” presso altri comuni per trovare un po’ di sano divertimento. Quando ricoprivo ancora il ruolo di assessore avevo previsto di iniziare nuovamente con il “progetto carnevale” nel mese di ottobre, in modo da avere tutto il tempo di coordinare i gruppi dei carristi, partire con delle certezze economiche e avere già un programma di massima con tutte le relative autorizzazioni. A proposito di permessi, è bene ricordare all’amministrazione attuale che per avere tutti i nulla osta della questura è necessario produrre una montagna di carte e tra queste le certificazioni per ogni singolo carro. Durante il mio servizio all’assessorato sport turismo e spettacolo, ho avuto notevoli difficoltà a seguito delle autorizzazioni richieste per ogni singolo evento, ma da settembre pare che tutto sia stato realizzato con “notevoli agevolazioni”. Fortunatamente grazie alla mia esperienza acquisita in quasi 40 anni di associazionismo e quella in politica, mi sono sempre mosso nella massima legalità attenendomi alle disposizioni in termini di sicurezza dettati dalla questura. Se nel 2019 siamo riusciti a portare in piazza una marea di gente, solo nella serata di martedì più di 10mila giovani, sarebbe stato opportuno darsi una mossa e agire prima. Non molti hanno capito, e tra questi l’amministrazione comunale, cosa possa rappresentare il carnevale che non è solo divertimento ma è socializzazione, è sviluppo della fantasia ma soprattutto economia. Tantissime attività traggono benefici da questo evento e chiudo riportando ciò che mi ha riferito proprio un commerciante alcuni mesi dopo il carnevale: “La devo ringraziare perché grazie alla sua determinazione nel far rinascere il carnevale licatese, mi ha permesso di pagare le tasse in un periodo morto”.

Angelo Vincenti