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Per la terza volta lo scrittore Carlo Barbieri torna a Licata per presentare il suo ultimo lavoro “Il morto con la zebiba” (Todaro Editore 188 pagg 15 euro). Dopo “Pilipintò” e la “Pietra al collo”, l’ultimo giallo si annuncia come un caso letterario. Dopo Roma, due presentazioni a Palermo, Messina è voluto tornare nella “sua” Licata. La mamma era licatese e gli ha trasmesso l’amore per la nostra città. La presentazione si è svolta al Caffe Letterario ed è stato uno dei proprietari, il giornalista Giuseppe Patti, a condurre l’evento (presenti gli altri due soci Alfredo Quignones e Luigi Cellura) e a precisare che il progetto del Caffe Letterario va avanti (probabilmente non più al Porto Turistico dove è nato). Patti ha voluto ribadire che il Caffe Letterario è stato un luogo di cultura a disposizione degli autori.  Fatta questa premessa è iniziata la presentazione arricchita dalla lettura, divertentissima, dei brani del libro a cura degli attori Daniela Mulè ed Enzo Minaldi.

Licata presentazione libro Morto Zebiba Mulè Minaldi Patti Pira Barbieri Cretesi (640x359)Lo scrittore e docente di comunicazione, Francesco Pira, è intervenuto tracciando un profilo dello scrittore Barbieri, evidenziando le sue qualità ed assumendosi la responsabilità di dire che questo è il libro più bello tra i tre scritti dall’autore. Ha parlato della Sicilia di Barbieri, al centro del Mediterraneo e della sua capacità di essere narratore, cronista, inquirente e viaggiatore. Pira ha sottolineato come Carlo Barbieri è stato capace di scrivere di un intrigo internazionale toccando temi di strettissima attualità.Licata presentazione libro Morto Zebiba Intervento  Barbieri (640x359)

Puntuale ed attenta la critica della docente di letteratura, Daniela Cretesi, che ha confessato il suo amore per il personaggio del libro il Commissario Mancuso e ha spiegato come Barbieri ha avuto la capacità di far trattenere il fiato nella lettura fino all’ultima pagina.

Ha concluso l’autore che ha ringraziato le persone presenti ed ha voluto ribadire il suo amore per Licata. “Qui mi sento a casa- ha detto”. Ha voluto anche fare una precisazione: “il mio personaggio, il Commissario Mancuso, è molto diverso dal Commissario Montalbano di Camilleri. Il mio è un Commissario di Città, il suo di paese. Prospettive e impegni diversi”.