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Nell’immediato c’è un’altra settimana di allenamenti senza impegni ufficiali domenicali, ma sullo sfondo in casa Licata calcio inizia a palesarsi il Tupparello di Acireale. Il gruppo ha svolto l’intera settimana scorsa di lavoro agli ordini di mister Campanella. Gli step giornalieri alternano sedute atletiche a quelle di esercitazione tattica ma è chiaro che oggi l’obiettivo principale in casa gialloblu è quello di non perdere la migliore condizione atletica. Dopo due giorni di riposo a cavallo tra domenica e lunedì, la ripresa della preparazione è prevista per la giornata di martedì quando si svolgerà una doppia seduta. La risposta del gruppo al lavoro è buona ma è chiaro che mancano gli impegni ufficiali per mantenere alta la tensione. Di questo e di altro abbiamo parlato con il bomber Antonino Cannavò da poco diventato il calciatore più prolifico nella storia quasi secolare del Licata calcio.

Antonio, quanto è difficile lavorare tutta la settimana senza la partita la domenica?

Noi ci stiamo gestendo bene, il mister lavora con la consueta meticolosità e intensità ma è chiaro che senza la partita la domenica non è facile. Certe tensioni te le dà solo la preparazione della gara la domenica. Malgrado tutto però abbiamo fatto un buon lavoro anche questa settimana concludendo con la partitella in famiglia di sabato.

Sullo sfondo c’è la trasferta di Acireale con tutto il carico di importanza che si porta dietro.

La forza dell’Acireale non la scopre certamente Cannavò. Si tratta di una squadra costruita per provare a vincere il campionato e anche la stessa società non si è mai nascosta. Hanno un allenatore importante, calciatori importanti anche di categoria superiore. Sarà una gara difficile ma noi andremo là a vendere cara la pelle. Il nostro obiettivo deve essere quello di andare a giocarcela contro tutto e tutti su ogni campo consapevoli della nostra forza. Come siamo riusciti a fare la passata stagione uscendo vittoriosi da Acireale.

Anche perché è un Licata nuovo, più convinto della propria forza anche grazie ai nuovi innesti regalati dalla sessione di mercato appena conclusa.

Senz’altro. E’ arrivata gente importante. Penso a Giovanni Catalano, un calciatore importante per la categoria e che infatti ci ha messo pochissimo tempo ad inserirsi e a disputare prestazioni importanti con la nostra maglia. Con lui è aumentata la qualità del gioco da quando è arrivato. Ma lo stesso vale per Napolitano o per Treppiedi. E sono sicuro che anche Tiscione darà un grande contributo non appena rientrerà. Anche qui parliamo di un calciatore che non ha bisogno di alcuna presentazione.

L’anno passato per te è arrivato il titolo di capocannoniere. Ripetersi è il tuo obiettivo nascosto?

Ogni anno ho posto a me stesso un obiettivo: quello di superarmi rispetto all’anno passato. Sicuramente ci proverò. L’obiettivo principale è però quello di fare bene come collettivo. Solo così posso pensare di fare ancora tanti gol. Poi è chiaro che per un attaccante segnare è un modo per vivere meglio e in maniera più positiva. Ma oggi penso più alla squadra che ai traguardi personali.