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E’ un grido d’allarme quello lanciato dal presidente dell’associazione “I Delfini” Angelo Rinascente, in relazione alla gestione del canile municipale di contrada Pezza.

Siamo al collasso. Centinaia di cani affollano il paese in un territorio ormai saturo di animali vaganti che indisturbati aggrediscono, mordono, si accoppiano. Un problema senza soluzioni non solo per la gente che ha perso la libertà di muoversi ma per gli stessi animali spesso oggetto di linciaggi, avvelenamenti, maltrattamenti. La Legge Regionale 15/2000 che ha disciplinato la materia in tema di animali d’affezione, se pur obiettivamente necessaria, si è comunque limitata solamente ad un mucchio di carte scritte prevedendo anche risorse finanziarie e strumenti di lotta al randagismo, mai disponibili. Oggi, stiamo vivendo una situazione di assoluto degrado, umanamente inaccettabile che, se da un lato colpisce la gente comune dall’altro offende la dignità degli animali. Dovete intervenire subito ed evitare che da tale situazione possano verificarsi “incomprensibili” conseguenze. La nostra Associazione con i pochi strumenti a disposizione ha fatto tutto ciò che le era possibile, come da accordi col Comune.

Il nostro canile sanitario (appena 50 posti) è al collasso. E le chiamate con richieste d’intervento superano di molto le nostre possibilità di accertamento. Siamo difronte ad una situazione imbarazzante che può degenerare in episodi gravissimi di aggressione, malattie e morte. Il Sindaco di Licata con caparbia insistenza ha provato ogni azione necessaria ad arginare il “fenomeno” ma l’impegno e la volontà da soli non bastano. Occorre intervenire in fretta e predisporre Leggi e Ordinanze con contenuti reali, risorse finanziarie, strutture, controlli e adozioni. Non possiamo permettere ancora il persistere di tale aberrante “degenerazione” del problema. Non stiamo cercando responsabili ma qualora si verificassero fatti gravi alle persone o linciaggi agli animali, qualcuno dovrà risponderne e lo dovrà fare davanti ai tribunali e alla propria coscienza. Non serve improvvisare ma agire con cognizione di causa e circospezione, trovando il giusto equilibrio tra uomo e animale, animalisti e non, legge e buon senso. Tutto questo necessita di un impegno forte che possa confinare il problema riducendone l’entità, avviando un percorso reale di iniziative concrete. Il peso di tale situazione oggi è addossato alla nostra Associazione che pur svolgendo un servizio istituzionale è consapevole di dover combattere con la burocrazia dei Comuni e delle ASP ma anche con Leggi che non garantiscono nessun percorso logico.
I comuni sono allo sbando. Senza risorse finanziarie, senza personale, senza una vera progettualità identificativa del problema e con mille difficoltà da affrontare non avendo un centesimo in cassa.
E allora cosa state aspettando? Che ci scappi il morto per intervenire con stampa e giornali di tutto il mondo?
Agite subito ve lo impone la coscienza ancor prima che i fatti. Ve lo impone il buon senso e la necessità dei cittadini. Ve lo impone il sentimento di giustizia ma anche il diritto di una società che è stanca di gridare l’ingiustizia a cui è inesorabilmente sottoposta.

Angelo Rinascente – Presidente associazione “I Delfini”