Pubblicità

E’ l’edizione odierna del giornale La Sicilia a svelare i dettagli di un incendio di natura dolosa che ha quasi completamente distrutto un appezzamento di terreno coltivato a frumento in contrada Poggio Cuti.

“Accertata l’origine dolosa dell’incendio di diversi ettari di terreno, coltivato a grano, di proprietà di una pensionata ottantacinquenne, ma in uso al figlio, un impiegato sessantenne. Ignoti hanno appiccato il fuoco, e in poco tempo del campo non è rimasto altro, che un mucchio di cenere. Secondo una prima stima fatta, sarebbe andato distrutto dal rogo quasi tutto il raccolto. Si sarebbe salvato soltanto uno “spicchio” di
terreno separato da un viale tagliafuoco. L’incendio, nelle ore notturne, su un fondo agricolo, in contrada “Poggio Cuti Rizzo”, poco distante l’abitato licatese. E’ stato lo stesso proprietario, l’indomani mattina, a fare l’amara scoperta della distesa di frumento bruciata dalle fiamme. Riguardo alla matrice, il fuoco avrebbe preso piede a causa della mano criminale di uno o più piromani, poi il venticello caldo ha alimentato le lingue fino a bruciare il raccolto. L’impiegato ha denunciato l’accaduto alla Stazione dei carabinieri della Compagnia di Licata. Subìto dopo gli investigatori dell’Arma si sono portati nella zona interessata, per un sopralluogo, e da lì a poco, hanno avviato le investigazioni del caso.
Nessun dubbio sulla natura dolosa dell’evento – si legge nell’edizione agrigentina del quotidiano catanese – i responsabili hanno agito in silenzio e complice la notte, non sono stati visti da nessuno. I militari dell’Arma attendono ora eventuali segnalazioni, mentre si cercherà di ricostruire i motivi, che hanno portato al gesto, probabilmente messo in atto per motivi personali, oppure per qualche questione irrisolta”.