Come ormai annualmente accade, l’Arma dei Carabinieri attraverso i reparti specializzati conduce particolari campagne di controllo nell’ambito di specifici settori. In particolare nei mesi che vanno da ottobre a dicembre le attività si sono concentrate sulla molitura delle olive e conseguentemente sull’annoso smaltimento delle acque di vegetazione.

L’azione sinergica dei controlli mirati da parte dei reparti territoriali dell’Arma durante l’intero periodo della campagna olearia e l’attività ispettiva del Centro Anticrimine Natura di Agrigento hanno determinato una sensibile riduzione del fenomeno dello smaltimento illecito delle acque di vegetazione, seppure la problematica non può certamente dirsi risolta.

Anche i Carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, per smaltimento di rifiuti non autorizzata, un imprenditore del luogo, titolare di un oleificio con sede legale e operativa a Palma di Montechiaro.

Nel corso di una verifica, effettuata con il supporto del personale dell’A.R.P.A. di Agrigento, i militari hanno accertato che il titolare dell’oleificio, smaltiva illecitamente le acque di vegetazione prodotte dall’attività di estrazione dell’olio.

Il suddetto controllo si inserisce al termine di una serie di verifiche agli oleifici, effettuate con il N.I.L. di Agrigento nella settimana scorsa.

In particolare, a Palma di Montechiaro, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, nell’ambito della «Vigilanza speciale nel settore agroalimentare-aziende agricole», hanno condotto un’operazione di controllo in tre oleifici della zona, collaborati dai militari della locale Stazione Carabinieri.

L’operazione ha portato alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento di quattro persone, ritenute responsabili di diverse violazioni in materia di lavoro, sicurezza e privacy. Si tratta di tre titolari e amministratori di oleifici, accusati di aver installato sistemi di videosorveglianza privi di autorizzazione, e di un titolare di ditta di riparazione di impianti oleari, accusato di aver omesso di sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria e di aver omesso di consegnare i dispositivi di protezione individuale. Inoltre, è stato individuato un lavoratore italiano in nero.

L’intervento ha comportato anche la comminazione di ammende per complessivi 32.858,00 euro e la contestazione di sanzioni amministrative pari a 3.600,00 euro.

È in corso la verifica sulla posizione di sei lavoratori, impiegati presso gli oleifici controllati. I Carabinieri stanno accertando la regolarità dei rapporti di lavoro, delle retribuzioni, delle contribuzioni e delle assicurazioni.

I suddetti controlli e ispezioni continueranno anche nelle prossime settimane.