La replica del sindaco Angelo Cambiano alla nota diffisa ieri dall’ex candidato sindaco, Pino Galanti.
Qualcuno ha detto: “oggi Licata o si fa, o si muore“. Mi trovo pienamente d’accordo con questa affermazione al punto tale da non cadere nella strada del botta e risposta tramite comunicati che servono ad accaparrarsi consensi e i cosi’ tanto ricercati “mi piace”. Non controbatterò all’ex candidato a sindaco Pino Galanti, non per mancanza di argomenti ma perché sono fermamente convinto che i licatesi siano stanchi di comunicati populisti.
Se l’ex candidato sindaco cerca uno scontro, io non glielo offrirò, perché amministrare la città è quello per cui i licatesi mi hanno votato e non certo per dar luogo a dispute che hanno il sapore del “vuoto”. La disputa tra chi vince le elezioni e chi le perde è un gioco vecchio al quale il sottoscritto non ha alcun interesse a partecipare. “È il gioco delle parti” mi hanno detto, eppure bisogna capire da che parte si sta.
Io sto dalla parte di Licata, non sono contro nessuno ma per qualcosa!
E poiché la definizione di “ex candidato” non rende onore ne mi è gradita, chiedo pertanto al Sig. Pino Galanti, di non prestarsi “al gioco delle parti”. Licata necessità di unità e non di divisione. Licata o si fa o si muore: e sono dell’opinione che prima di essere una città dobbiamo essere una comunità!
Se qualcuno vuole continuare a giocare tentando di dividere invece che di unire, faccia pure, ma non avrà il mio appoggio in questa guerra “di parole”. Invito invece costoro, coloro che pensavano di poter bene amministrare questa città a dare apporto concreto alla città, idee e collaborazione. “Collaborazione” una parola sconosciuta nella politica di alcuni. Quindi decidete voi, se “fare Licata” collaborando per il bene della città oppure “se Licata muore” tra dispute di comunicati all’ultimo sangue. Se si ama questa città non è di certo la divisione la strada da percorrere.
Fa onore al cittadino che pensa di avere capacità metterle a disposizione della città invece che spuntare fuori dopo mesi di silenzio prestandosi “al gioco delle parti”. Se di “parti” vogliamo parlare, allora io sto sempre e solo dalla parte di Licata. Pertanto, invito il Sig. Pino Galanti, non essendo io interessato alla sterile polemica, a comunicarmi, qualora avesse idee concrete da proporre per il bene di questa città, a farlo direttamente, in fondo viviamo nella stessa città e il Palazzo di città appartiene a tutti i licatesi. Non siamo di certo due “ex” che comunicano scrivendosi.
Sarò lieto di ascoltare le sue proposte, se ne ha. Non sarò di certo io a chiudere la porta in faccia a chi vuole collaborare con la città, ma che non si cada nella sterile polemica degli attacchi, lasci fare questa propaganda a chi è alla ricerca di voti per le Regionali e sfati il mito che esce dal silenzio perché le Regionali sono alle porte.
Oppure, se lo desidera, continui con i grandi comunicati di accusa dimostrando che è, ancora una volta, più importante quel “passaggio di testimone”, che invoca nel suo comunicato, rispetto alla la città.
Angelo Cambiano