Pubblicità

 

bonfantiSi è da poco concluso il Consiglio comunale convocato con urgenza, su richiesta del sindaco Rosario Bonfanti, avente ad oggetto le comunicazioni del sindaco in merito ai fatti giudiziari che, negli ultimi giorni, hanno messo in subbuglio le istituzioni palmesi.

In un aula consiliare gremita come non mai, il sindaco ha, in un intervento a tratti duro e in alcuni passaggi con la voce rotta dall’emozione, confermato di aver ricevuto un avviso di garanzia ma di non poter entrare nel merito delle indagini, in quanto ancora sottoposte a segreto. Nel suo intervento, Bonfanti ha spiegato di avere lavorato sempre nella legalità, di non aver mai abusato del suo potere e di avere fiducia nella giustizia, ma si è detto rammaricato per il passaggio contenuto in un articolo della “Sicilia” in cui si sosteneva che la magistratura stesse anche indagando sulle modalità della sua elezione, ed in particolare, su un presunto appoggio da parte di famiglie mafiose. “Non mi sono sentito mai un mafioso ma una persona orgogliosa di fare il suo dovere – ha sottolineato nel suo intervento Bonfanti. Fino a quando la magistratura non dice che una persona sia mafiosa, per me tutte le persone sono uguali. Io – ha continuato il sindaco di Palma – non vado a cercare il voto di qua o di là. Siete voi che mi avete eletto e la fiducia che mi avete dato non la perderò”.

Nell’ultima parte del suo intervento, con la voce quasi rotta dal pianto, Bonfanti si è detto dispiaciuto per il fatto che i suoi figli debbano sentir dire che il padre abbia rubato.

è det