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Bruxelles, 24 settembre 2019 – E’ stato presentato questa mattina all’ l’ufficio della Regione siciliana a Bruxelles,  “Blue Sea Land 2019 – Expo dei cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Mediorientein vista della manifestazione a Mazara del Vallo, che  si terrà  a Mazara del Vallo (Tp) dal 17 al 20 ottobre prossimi. La manifestazione rappresenta un’importante occasione di dialogo per quanto concerne l’intero comparto della pesca e le sue problematiche.

Alla presentazione di Bruxelles, sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale alle Politiche agricole ed alla pesca, Edy Bandiera,  Salvatore Giglione, dirigente generale del Dipartimento Affari Extraregionali Responsabile dell’Ufficio di Bruxelles – Regione Siciliana, Nino Carlino presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu e Giovanni Basciano vicepresidente con delega alla pesca AGCI. Si è discusso delle sinergie tra Regione e distretto e dell’importanza del lavoro del distretto nel coordinare l’azione nel Mediterraneo.

“Dobbiamo farci portavoce delle istanze di questo settore, e soprattutto di quelle della piccola pesca, delle migliaia di famiglie che si rifiutano di abbandonare queste attività tradizionali. Faremo fronte comune, al di là delle ideologie e provenienze partitiche  – ha affermato l’ europarlamentare della Lega Salvini Premier , Annalisa Tardino.  Abbiamo grossi problemi da affrontare, a partire dalla restrizione delle aree di pesca nel Canale di Sicilia-  e in vista dell’incontro della CGPM ad Atene il prossimo 4-8 novembre – dovremo fare sentire con forza la nostra voce, siciliana e italiana.  Dobbiamo commissionare nuovi studi scientifici, visto che gli attuali si basano su dati del 2011, e le decisioni vanno invece prese su dati aggiornati.

Non possiamo non dare risposte ai nostri pescatori i quali, ad esempio, ci dicono che le imbarcazioni oggi navigano sui tonni, dopo anni di divieto di catture. A proposito di questo, parteciperò alla delegazione del Parlamento europeo presso la sessione annuale dell’ICCAT, la Commissione internazionale per la conservazione del tonno, che si svolgerà i prossimi 22-24 novembre. Dobbiamo valutare i dati nuovi, credo sia un obbligo – prosegue Tardino – che abbiamo nei confronti di chi si impegna per portare avanti la propria economia familiare, ma anche per l’economia di tutta la Sicilia. Sarebbe più facile dismettere l’attività ed emigrare, come purtroppo fanno tanti nostri giovani, ma non possiamo accettare passivamente questo trend”. Annalisa Tardino prosegue che l’ Europa non può rimanere a guardare.

“Chiederemo conto e ragione al Commissario europeo designato, sia sul ruolo del Mediterraneo, che sulla scomparsa della parola pesca dal titolo del portafoglio”.

La composizione della nuova Commissione europea, e il portafoglio assegnato al Commissario designato dalla Lituania, il 28enne Sinkevicius.

“Il portafoglio in questione, infatti, da “Ambiente, affari marittimi e pesca” della Commissione attuale, diventa un più ampio “Ambiente e Oceani”. Così facendo – evidenzia l’europarlamentare della Lega – la Commissione Von der Leyen, che sono contenta di non avere votato, cancella un settore che occupa 300mila persone in tutta Europa e lo relega ad una questione da considerare solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Io trovo che questo sia inaccettabile e come gruppo intendiamo ribadirlo in occasione dell’audizione del Commissario, prevista giovedì 3 ottobre”.

Poi DL clima: previsione gasolio, e fermo obbligatorio.

“L’articolo 6 del cosiddetto Decreto sul clima propone, dal 2020 – conclude Annalisa Tardino – la riduzione del 10%, fino alla loro definitiva soppressione, delle agevolazioni, decontribuzioni e finanziamenti destinati ai settori primari di agricoltura, allevamento e pesca, qualificati come ambientalmente dannosi”.

Tra i 10 sussidi “ambientalmente dannosi” sottoposti al taglio del 10% dal 2020 fino a progressiva abolizione, ricordiamo:

La riduzione della base imponibile ai fini Irpef e Ires per le imprese che esercitano la pesca; l’indennità giornaliera per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima nei periodi di fermo obbligatorio, e l’estensione della garanzia per i finanziamenti a favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura”.

Tutte misure inaccettabili e dannose per i relativi comparti, il Governo deve fare marcia indietro”.