Una riflessione dell’ex Sindaco Angelo Biondi dopo il funerale della Preside Bruna Montana.

Una chiesa Madre gremita. In tanti hanno voluto dare l’ultimo saluto terreno alla preside Bruna Montana Malfitano. In tanti hanno potuto notare, con stupore, l’assenza dell’Amministrazione Comunale. Né il sindaco, né un suo delegato munito di fascia tricolore, né un picchetto di Polizia Municipale, erano presenti per tributare il doveroso omaggio istituzionale alla nostra illustre concittadina. È stato solo un brutto scivolone istituzionale o c’è dell’altro?
Qualcuno potrebbe eccepire dicendo che non vi è nessun obbligo, per chi amministra la città, di presenziare in forma ufficiale ai funerali di una figura di forte rilievo nella vita sociale e culturale della propria comunità, vero. Ma, a parer mio, un personaggio della levatura della preside Buna Montana Malfitano – che ha lasciato una traccia cosi marcata nel mondo dell’istruzione, dell’educazione e della formazione scolastica di migliaia di giovani licatesi, senza dimenticare il suo impegno civico e politico (è stata consigliere comunale e vice sindaco di Licata) – meritava, così come è stato fatto per altri illustri concittadini, un segno di rispetto e riconoscenza di chi rappresenta il Comune di Licata.

Angelo Biondi