Pubblicità

Rifiuti, un intervento dell’ex Sindaco Angelo Biondi.

Da persona che ha amministrato la cosa pubblica, trovo inconcepibile e ancor più inaccettabile che non si riesca trovare una soluzione accettabile su un problema che ha ridotto Licata ad una immensa discarica a cielo aperto. Stiamo parlando di una situazione gravissima che persiste, ormai, da mesi e non di una emergenza improvvisa ed inaspettata. Nessuna motivazione plausibile può essere, dunque, addotta per giustificare la totale incapacità di chi ha istituzionalmente il compito di organizzare, regolare e controllare tale servizio. Che a Licata vi abita, anche, un consistente numero di incivili, per nulla avvezzi alle regole e prive di senso civico, non è mai stata una novità. Semmai ci fosse stato qualche dubbio, adesso è un fatto conclamato. Ecco perché mi nausea sentire gli attuali amministratori scaricare colpe e responsabilità sulla malacreanza dei propri concittadini pur di giustificare la loro totale inconcludenza. Studiare nei minimi dettagli il capitolato d’appalto che disciplina il servizio, così come prevedere che l’avvio della differenziata con la contestuale eliminazione di quasi tutte le batterie dei vecchi cassonetti avrebbe creato le odierne drammatiche situazioni, era compito di chi si è assunto l’onore di amministrare la città. Non aver posto in essere adeguate misure di contenimento e contrasto per quello che sarebbe diventato un vero e proprio disastro igenico sanitario, è ascrivibile all’esclusiva responsabilità degli attuali amministratori. Ed è a loro, con in testa il sindaco Galanti e il suo vice Antonio Montana (a quanto pare in cerca di sponsor per proporsi quanto prima alla massima carica cittadina), che chiediamo soluzioni rapide ed efficaci: basta con le scuse e le giustificazioni, la malacreanza c’è sempre stata, tocca a voi mettere in campo azioni e misure adeguate per porre un freno all’attuale drammatica situazione. Vedere le recentissime immagini dello spiazzo antistante l’ospedale San Giacomo D’Altopasso o dei muri perimetrali di scuole ed asili continuamente sommersi da enormi cumuli di spazzatura, è imperdonabile ed immorale, e contribuisce ad allontanare, ancor di più, i licatesi dal voto e dalla partecipazione politica.