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Un nuovo intervento dell’ex Sindaco Angelo Biondi su questioni economico-finanziarie.

Nel silenzio e nell’indolenza di chi ci amministra i conti del nostro comune continuano a non tornare. Il bilancio consuntivo 2020, senza l’approvazione del quale Licata sta perdendo i cospicui finanziamenti del PNNR, è ancora in altissimo mare. Apprendiamo che con delibera n. 26, del 28 febbraio 2022 (in pratica pochi giorni or sono), la Giunta ha dovuto reintervenire per apportare alcune importanti e sostanziali modifiche al precedente documento deliberato poco più di quattro mesi fa. Tutto da rifare, dunque, altro che incomprensioni fra revisori e ufficio di ragioneria, come fin ora detto dai nostri amministratori. Un ritardo che non può non essere imputato ad un’azione amministrativa improvvisata, confusa e per nulla adeguata al compito assunto. In quasi quattro anni, nessun intervento programmatico ed organizzativo, è stato messo in atto dall’amministrazione Galanti per affrontare le problematiche finanziarie e contabili dell’ente. Altro che risanamento dei conti e fantomatici piani di rientro di cui si vantano gli attuali amministratori, la situazione finanziaria del nostro Comune, con loro alla guida, è notevolmente peggiorata. E intanto la città continua a perdere delle opportunità irripetibili nel totale silenzio di un consiglio comunale, più volte chiamato in causa e sollecitato a svolgere il compito che la legge gli ha affidato. l’INDIRIZZO e il CONTROLLO dell’azione e degli atti amministrativi. Un perdurante ed ostinato mutismo, comprensibile, in certo qual modo, da parte di quella schiera di consiglieri che hanno deciso, tappandosi occhi, orecchie e bocca, di sostenere un’amministrazione inefficace, inefficiente e pure dannosa, ma assolutamente incomprensibile da quella parte di consiglieri che rappresentato gruppi, partiti o movimenti della cosiddetta opposizione. Stiamo parlando di un numero cospicuo di consiglieri (almeno una decina) che, anche se con posizioni differenziate, si professano distinti e distanti dall’attuale esecutivo. A costoro, torno a rivolgere l’appello di farsi sentire, e non con la semplice interrogazione di cui non sapremo mai la risposta, ma mettendo in atto un’opposizione più decisa e costruttiva. A cominciare con l’attuare quell’azione di controllo prevista dalla norma al fine di fare chiarezza su tutta questa serie di ritardi e inefficienze che impediscono alla città di alzare la testa.

Angelo Biondi