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Una durissima presa di posizione dell’ex Sindaco Angelo Biondi a 3 settimane di distanza dall’incontro in Municipio.

SOLO PAROLE

O come direbbe un noto attore americano, solo “Chiacchiere e Distintivo”. Non si spiega diversamente il comportamento ambiguo del sindaco Galanti, dei suoi più stretti collaboratori e di chi lo sostiene. Dopo tre settimane dall’incontro in municipio all’insegna della collaborazione fra amministrazione comunale e professionalità civiche, nessun atto concreto di quanto concordato è stato fatto. Non è stato costituito l’ufficio comunale a cui affidare l’esclusivo compito di seguire passo, passo l’iter burocratico-amministrativo per portare a buon fine le opere finanziate; nessuna azione è stata compiuta per consentire a quei cittadini di comprovata competenza amministrativa e tecnica di apportare (a titolo gratuito) il loro contributo onde evitare ogni possibile impedimento o inadempienza che potesse mettere a rischio detti fondi oltreché a dare un concreto aiuto nello sviluppo delle altre significative opportunità riguardanti Licata. E dire che la gioia e l’entusiasmo dimostrato dal sindaco a conclusione di quell’incontro (da lui convocato) sembrava sincero e genuino, tanto da affermare, davanti alle telecamere, che già dall’indomani avrebbe attivato quanto necessario per avviare siffatta collaborazione da lui da sempre auspicata e ricercata (le interviste video rilasciate alla stampa ne sono la prova). Cosa è successo dunque? Perché le tante belle parole dette dal sindaco, nell’occasione, non sono diventati fatti concreti? Due le cose, o ci troviamo ad avere per sindaco una sorta di Giano bifronte o (e forse è ancora peggio) subisce il forte condizionamento di quanti, fra i membri della Giunta o della sua maggioranza, considerano il Comune “cosa loro”, e a nessuno deve essere permesso di intromettersi, rischiando così di compromettere le loro misere attività di piccolo cabotaggio. Una cosa è certa, quel “primo passo”, annunciato nella mia nota scritta all’indomani del suddetto incontro, è rimasto l’unico e il solo. L’auspicio (pur avendo da subito incrociato le dita) che, per la nostra città, potesse rappresentare l’inizio di un nuovo e più virtuoso percorso, alla luce dei fatti, si è rivelato oltremodo infausto. È chiaro che per quanto mi riguarda ogni discorso di collaborazione è definitivamente chiuso. Nello stesso tempo mi auguro, comunque, che i suggerimenti dati in quella occasione vengano presi nella giusta considerazione o che, in ogni caso, si possano centrare gli obbiettivi di cui sopra, così come si possa cogliere ogni altra irripetibile opportunità che, in atto, vede beneficiaria la nostra città. Anche se, alla luce dell’incoerenza di comportamento e della superficialità e confusione con cui si porta avanti l’azione amministrativa, un forte dubbio mi assale. La realtà, purtroppo, è questa e a noi cittadini che non ci rassegniamo a vedere una città ogni giorno più malridotta – oltre ad essere diventata una sorta di far west, dove educazione, senso civico e rispetto delle regole sono quasi sparite – non ci resta che aspettare che passi la notte e sperare in un’alba migliore. Per concludere, volendo vedere un aspetto positivo in tutta questa vicenda (grazie al fatto di aver preteso, in detto incontro, la presenza degli organi di stampa locali) è l’aver reso palese, senza ombra di smentita, che l’appello alla collaborazione e il buonismo di maniera in tale direzione, sbandierato in più occasioni dal sindaco Galanti, altro non sono che demagogico fumo negli occhi.

Angelo Biondi – ex sindaco