Pubblicità

CONFERENZA BiondiSono stato sempre convinto che la polemica politica non produce mai nulla di buono. Specialmente quando diventa aspra ed offensiva. Assistere in questi giorni al continuo botta e risposta di comunicati stampa e interventi televisivi fra, il sindaco (con i suoi sostenitori) da una parte, e con alcuni degli esponenti politici con cui si è disputato il ballottaggio, dall’altra non solo mi rammarica, ma rafforza il mio convincimento che il tempo e le esperienze passate non hanno insegnato nulla. La politica licatese, non può vivere una perenne campagna elettorale. Chi perde non deve pensare solamente a buttare giù dalla torre(il prima possibile) chi ha vinto. E quest’ultimo non può, a sua volta, convincersi di esercitare una sorta di diritto del vincitore amministrando, secondo la propria esclusiva visione, i problemi e le questioni che riguardano tutti. Se non si da peso e spazio alle idee degli altri e assurdo pretendere poi, sostegno ed incoraggiamento.

Merita, comunque, considerazione ed apprezzamento l’ultimo comunicato del Sindaco, attraverso il quale tenta di smorzare la suddetta polemica. Ma va ricordato che i toni della polemica aumentano di volume se da ambo le parti si butta benzina sul fuoco; e devo dire che le esternazioni televisive del Sindaco nell’ultima trasmissione de “Il Punto”, unite all’intervento a mezzo stampa dell’assessore Sambito, hanno fatto da ottimo combustibile.

Non possiamo che essere d’accordo, dunque, con le ultime parole del sindaco quando dice:“ la città e i suoi cittadini non necessitano di diatribe e attacchi sterili e men che meno di polemiche(ma nemmeno, aggiungiamo noi, di risposte altrettanto sterili e comportamenti politico amministrativi poco concilianti), la città ha bisogno di fatti e di gente propositiva e fattiva che riesca a mettere da parte antipatie personali e diatribe ponendosi come obiettivo il solo “bene del paese”.

Ed è per il “bene del paese”invocato, che, in rappresentanza dei superstiti del Movimento civico Riprendiamo il Cammino, intervengo nella questione. Precisiamo subito che, per quanto ci riguarda, abbiamo accettato con serenità il responso democratico e non bramiamo alcuna rivincita. Aggiungiamo poi che, avendo già amministrato, siamo perfettamente consapevoli che in pochi mesi non si possono risolvere i problemi di Licata ( per i quali, e lo abbiamo scritto a tempi non sospetti, occorrerebbero anni ed anni di ininterrotta buona amministrazione). Ma, siamo altrettanto consapevoli che il buon giorno si vede dal mattino. E ad oggi, a parte l’apprezzabile impegno nel ripulire e rendere menoinvivibile una città lasciata per troppo tempo nell’abbandono, poco è stato fatto per aggredire i problemi strutturali più urgenti: rilancio dell’economia e ripresa dell’occupazione. Dei tanti importanti provvedimenti da porre in essere entro i fatidici primi “cento giorni, quanti, ad oggi, ne sono statimessi realmentein atto?
Noi continuiamo ad essere dall’avviso,cheper dare un’immediata boccata d’ossigeno all’economia cittadina e consentire di conseguenza nuove opportunità occupazionali, occorra incentivare senza indugio, la ripresa del comparto edilizio (ne abbiamo indicato azioni e percorsi). E ridare centralità e rinnovato dinamismo allo Sportello Unico per le Attività Produttive. Nello stesso tempo riteniamo inaccettabilepoliticamente, che ancora non si riesce a rendere utilizzabile una delle poche risorse idriche disponibili per la nostra agricoltura: il refluo depurato. Un immediatoe perfetto funzionamento dell’impianto per il trattamento terziario, dovrebbe essere una delle priorità impellenti nell’agenda di un’amministrazione consapevole dell’importanza che riveste il comparto agricolo per l’economia della città.

Comunque, “Meno polemiche e più amore per Licata” come dice il nostro sindaco. Parole che condividiamo in pieno(a noi, le polemiche, non interessano, né vogliamo entrarci),come condividiamo le parole con cui prosegue il suo recente comunicato: “la città ha bisogno di lavoro e collaborazione”. Giustissimo, ma lacollaborazione va ricercata, non si può pensare di “agire e fare” senza confrontarsi con le altri componenti politiche e sociali; e in virtù “del comune amore per Licata”, chiedere agli altri, la ratifica di ogni azione amministrativa portata avanti in assoluta autonomia da sindaco e giunta. Le decisioni su questioni importanti, con conseguenze sulle casse e sul patrimonio comunale (vedi ad esempio la decisione “tout court” di abbattere le costruzioni abusive),o le scelte strategiche per il futuro della città , prima di essere assunte andrebbero,a nostro avviso,discussecon tutte le rappresentanze della comunità. Qualcuno potrebbe obbiettare che sarebbe solo un modo per perdere altro tempo. Può darsi, ma il tentativo va fatto comunque, se si vuole dare senso al concetto di “Collaborazione”.

Comunque sia, se le buone intenzioni manifestate dal primo cittadino sono reali, e non di circostanza; sappia il nostro sindaco, che il nostro movimento non è interessato né alla polemica politica, né allo scontro infruttuoso di accuse e controaccuse. Siamo disponibili al confronto e alla collaborazione politica su azioni e programmi ben definiti da porre in essere, fra cui: Rilancio dell’edilizia e nuovo piano regolatore; Garantire l’acqua che c’è agli agricoltori; Incentivare gli investimenti privati; Rivitalizzare lo sviluppo turistico; Definire ed elaborare la progettualità necessaria per la partecipazione ai prossimi bandi della comunità europea; ecc…. Il tutto alla chiara luce del sole e nel rispetto dei ruoli che i cittadini licatesi hanno voluto assegnarci a seguito delle recenti elezioni.

Angelo Biondi