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Ennesimo disservizio in materia di TARI, la tassa comunale sui rifiuti. Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ingegnere Vincenzo Todaro allegando la lettera inviata all’ufficio Tributi del Comune.

In data odierna, ossia 3 gennaio 2023, è stato recapitato l’avviso di pagamento anno 2022 della TARI con comunicazione ….. Il mio ID utente è …. e il mio codice fiscale è …………. Il mio indirizzo di residenza è ……………….

In tale avviso si cita testualmente” il Consiglio Comunale ha stabilito per l’anno 2022 le seguenti scadenze:

I rata pari al 40% entro il 30 settembre 2022

II rata pari al 30% entro il 31 ottobre 2022

III rata pari al 30% entro il 30 novembre 2022″. Ora se l’avviso è stato consegnato il 3 gennaio 2023 (e non è il primo anno che inviate gli avvisi a scadenze inoltrate) come è possibile pagare a rate? Con quali scadenze?

E’ anche testualmente riportato” Qualora la presente giunga al destinatario in data successiva alle scadenze previste, il termine di pagamento si intende prorogato al decimo giorno decorrente dalla data di ricevimento”.

Bene da cosa si evince la data di consegna visto che la busta non riporta alcun riferimento alla data? Capisco che se volessi pagare in unica soluzione posso farlo entro dieci giorni dalla consegna, ma se io voglio pagare a rate? Quali sono le scadenze? Non sarebbe opportuno essere più chiari nelle vostre comunicazioni e finirla con le vessazioni con il cittadino onesto che intende pagare, ma anche capire come. Penso di avere sufficienti titoli di studio per comprendere ciò che, in linguaggio burocratese scrivete. E se fossi un povero ignorante?  Nell’attesa ritengo che sia opportuno sospendere i termini di pagamento imposti in maniera poco chiara. L’onesta di un cittadino evidentemente viene calpestata dalla arroganza della burocrazia che fa pagare tanto a pochi, invece di ricercare chi sono gli evasori, considerato lo stato di abbandono dei rifiuti nella nostra città. Vi invito a rispondere celermente a questa mia.”

Come può notare ogni anno il nostro comune ci consegna avvisi di pagamento in maniera che, definire scorretti è un eufemismo. Non penso di essere l’unico cittadino licatese che stamane ha ricevuto in busta che non riporta nulla che faccia risalire alla data di consegna il famigerato avviso di pagamento della TARI 2022. Come si fa a scrivere che la prima rata per pagare è il 30 settembre 2022 quando l’avviso è arrivato il 3 gennaio 2023? Si aggiunge che se dovesse essere arrivato in ritardo l’avviso, il pagamento può essere prorogato al decimo giorno decorrente dalla data di ricevimento. Bene. Ma qual’è la data di ricevimento? E se si vuole pagare a rate quali sono le scadenze? Non sarebbe il caso, forse, di essere più chiari e meno burocrati? La vessazione con cui  gli onesti contribuenti vengono periodicamente assaliti fa pensare che invece di ricercare gli evasori ci si accanisca con chi invece non lo è. Chi di dovere risponda a questi interrogativi se sente ancora un briciolo di orgoglio di essere licatese ed italiano.

Ing. Vincenzo Todaro