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Cartelle pazze Tari, la sezione cittadina della Lega Salvini interviene per evidenziare difformità e omissioni nell’invio degli avvisi di pagamento per gli anni 2011, 2012 e 2013.

“I contribuenti non vanno messi in difficoltà in un momento storico in cui peraltro di questioni di natura tributaria-finanziaria se ne farebbe volentieri a meno. Invece è esattamente quello che sta accadendo al Comune di Licata. L’Ente ha iniziato ad inviare raffiche di avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti (Tari) relativi agli anni 2011, 2012 e 2013 con notifica al 31/12/2016 così da aver eluso la prescrizione quinquennale.
La beffa per il contribuente dove sta? E’ lo stesso utente-contribuente a dover dimostrare la propria “innocenza” dopo lunghe code agli uffici. A lasciarci sgomenti sono alcune pratiche inaccettabili per un Ente-Comune: di fatto le notifiche all’interno degli uffici comunali non esistono. E pertanto se il contribuente ha pagato e può dimostrarlo (con ricevute e protocolli) bene, altrimenti è costretto a sottostare a un avviso di pagamento dubbio e possibilmente già riscosso dal Comune negli anni passati.
A nostro avviso si palesa una chiara assenza di trasparenza da parte dell’amministrazione alla luce del fatto che molti contribuenti hanno fatto richiesta di accesso agli atti con annessi omissione in atto d’ufficio nel caso in cui,persistendo il silenzio del Comune, l’Autorità Giudiziaria vi dovesse riscontrare una violazione dei doveri di ufficio. Non ci sembra decisamente questo il modo migliore per provare a risanare i conti dell’Ente e ricreare un gettito in entrata gravando ulteriormente sulle spalle di cittadini già di per sé delusi a causa di spese sostenute annualmente per un servizio che lascia a desiderare e che fa acqua da tutte le parti. Invitiamo la macchina burocratica dell’Ente ad essere più lucida e la parte politica ad un maggiore controllo di quanto viene disposto prima dell’invio ai contribuenti”.