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E’ il sindacato Sunia a raccontare una vicenda che ha come protagonista una donna che, in stato di necessità, aveva occupato abusivamente un alloggio popolare. Quella donna è stata assolta.

Il SUNIA (Sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari) con la sua segretaria provinciale Floriana Bruccoleri, e la responsabile della sezione di Licata Rosaria Puccio esprimono soddisfazione per la conclusione positiva di una vicenda che vede al centro il disagio sociale ed il diritto abitativo.
Il caso risale a settembre 2018, quando una donna disoccupata, separata, alla quale il marito non versava il mantenimento, fruitrice di sussidi dei servizi sociali, madre di due figli minori, una delle quali ammalata e deceduta nel giro di pochi mesi, ha occupato abusivamente un appartamento dello Iacp al fine di garantire un tetto all’unico figlio rimastole. La signora si era recata presso i nostri uffici al fine di regolarizzare la propria posizione e risolvere una situazione complicata e difficile anche perché risultava assegnataria di un alloggio già dal lontano 2008, ma l’abitazione non le era mai stata consegnata dallo Iacp.
Il Sunia di Licata con la responsabile, avv.ta che ha assunto la difesa della signora, Rosaria Puccio è riuscito a far assolvere e fare riconoscere anche lo stato di necessità.
Nonostante la soddisfazione per il risultato raggiunto in sede penale, rimane l’amarezza di dover constatare la mancata volontà da parte degli enti interessati Iacp e Comune di dare risposte concrete alle questioni abitative, numerosi sono gli alloggi che risultano vuoti e non assegnati. Ci si auspica, stante l’ormai riconosciuto stato di necessità della nostra assistita, la quale nelle more del processo è divenuta nuovamente madre, che al più presto le venga assegnato un alloggio popolare riaffermando il diritto alla casa così come riconosciuto.

Floriana Brucculeri

Rossana Puccio