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“Nel comune di Licata , il servizio di assistenza scolastica ai disabili nelle scuole primarie e secondarie di primo grado è stato sospeso per mancanza di fondi da parte degli stessi Comuni. Tutto ciò ricade negativamente sulle categorie più deboli cioè i bambini disabili ai quali non viene garantito un servizio fondamentale”.
Sono le parole del deputato regionale On. Carmelo Pullara Vice Presidente commissione Sanità all’Ars.
“Ancora oggi -dichiara Pullara- il servizio prestato dal personale igienico sanitario per l’assistenza scolastica a favore degli alunni disabili nelle scuole primarie e secondarie di primo grado( asili, elementari e medie ) nel Comune di Licata è stato sospeso. Il problema risale principalmente alla mancanza di fondi da parte del comune e da ciò si evince lo stato dei conti della stessa amministrazione le cui prime refluenze si manifestano proprio ai danni delle categorie più deboli cioè i bambini disabili.
Va da se-sottolinea Pullara- che il sevizio deve essere garantito perché è importante e serve ad assicurare non solo un diritto fondamentale a favore dei più deboli ma anche a tutelare i lavoratori impegnati in queste attività dando al contempo serenità ai rispettivi nuclei familiari. Il servizio viene gestito attraverso operatori igienico sanitari che lavorano nelle scuole e che si occupano dell’igiene personale dei bambini. Interrompere e non riattivare il servizio costituirebbe un grave problema per tutti questi lavoratori che si ritrovano senza lavoro e per i bambini e le loro famiglie e si sciuperebbero gli sforzi fatti finora. Inoltre verrebbe a cessare bruscamente il processo di integrazione di questi bambini. Si tratta di una problematica molto sentita che riguarda un nutrito numero di scolari che si troverebbero senza questo tipo di assistenza. Mi associo all’appello dei genitori dei bambini disabili che frequentano le scuole materne, elementari e medie a non sospendere il servizio di igiene e cura per i loro figli, appello condiviso anche dagli operatori del settore che ormai da tanti anni assistono i piccoli. Garantire i servizi socio assistenziali-conclude Pullara- rientra tra i compiti degli enti locali quindi del comune. Se non si è in grado di gestire l’amministrazione, tutelando i più deboli e i più fragili, allora si abbia il coraggio di andare casa e non rimanere avvinghiati alle poltrone.