I primi dubbi il Governatore ha cominciato a nutrirli già dal momento dell’espletamento. Ne ha parlato con l’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino e insieme si sono chiesti com’era possibile fare una gara di un tale importo. I due amministratori regionali hanno poi scoperto, in seguito a una ricerca effettuata, che l’importo era addirittura raddoppiato rispetto a quello iniziale di 75 milioni. Crocetta, che ha inviato un esposto alla Questura di Palermo e ha predisposto un carteggio per la Corte dei Conti, dice che l’assicurazione oltre a essere costosa è pure inutile perché “la franchigia non coperta è al di sotto dei 150 mila euro, e tutti gli incidenti che si sono verificati nell’Asp in questi anni non hanno mai raggiunto questa soglia”.
“Prima della pubblicazione del bando – ha detto Pullara – è stata fatta un’indagine di mercato finalizzata a verificare, se qualcuna delle compagnie assicurative potesse essere esclusa dall’avviso e dopo aver raccolto alcune eccezioni sollevate, lo stesso è stato modificato per consentire a tutti di partecipare; la medesima cosa è stata fatta nei confronti delle aziende sanitarie, per evitare che nel capitolato ci fossero delle clausole che le aziende ritenessero non corrette. Ciascun passaggio si è svolto in sinergia con l’assessorato alla Salute. Il bando prevedeva l’aggiudicazione di 5 lotti; quella provvisoria di tre lotti è avvenuta il 9 aprile 2013, divenendo definitiva 35 giorni dopo; non sono stati mossi rilievi dall’assessorato e i contratti sono stati sottoscritti il 25 giugno 2013. Per gli altri due – dice ancora Pullara – la gara è andata deserta e a metà maggio l’assessorato ci ha individuato nuovamente come azienda capofila; si è proceduto all’aggiudicazione anche di questi due lotti residui, le procedure sono state eseguite in modo trasparente. Sulla procedura dubbi e ombre non possono essere sollevati – ha concluso – se le Regione vuole modificare la metodologia di assicurazione delle aziende, questa è una scelta politica”.