Crocetta è politico esperto. E se affronterà questo tema, se deciderà di rispondere ai giovani del Pd, non gli mancheranno certo gli argomenti per giustificare la scelta politica sua e dei suoi amici licatesi. Più difficile gli verrà parlare della Finanziaria appena varata dall’Ars. Della Tabella H del bilancio soprattutto. Giustificare, in tempi di sacrifici e di politiche sparagnine, in tempi in cui i soldi dovrebbero essere dati davvero a chi ne ha bisogno, i contributi alle tante fondazioni e associazioni vicine ai politici per foraggiarne le clientele. Leggere l’articolo di Giuseppe Pipitone sul Fatto Quotidiano di ieri.
Crocetta dirà quanto già detto: che quei contributi a pioggia li hanno voluti i deputati e che lui voleva cambiare le regole. Stupisce, al riguardo, la dichiarazione del grillino Cancelleri: “Abbiamo deciso di istituire un osservatorio sulla Tabella H per capire questi contributi a sei cifre come vengono utilizzati”. E cosa c’è da capire? Basta vedere a chi – politici del presente e del passato recente e lontano – fanno capo o sono vicine queste associazioni. Di clientelismo e di spese folli e inutili è sempre vissuta la politica siciliana. Cosa vuoi monitorare, caro Cancelleri. Nulla cambia, nulla è cambiato in Sicilia: nonostante la crisi e la disperazione di quanti, per il lavoro che manca e per le tasse, non ce la fanno più. O vogliamo credere davvero alla Rivoluzione promessa da Rosario Crocetta in campagna elettorale?
Gaetano Cellura