Pubblicità

Elezioni Sicilia  2012La festa del patrono di Licata ha un visitatore d’eccezione: il presidente Crocetta. La devozione non c’entra. C’entra, eccome, la politica, l’apertura della campagna elettorale del candidato sindaco di Licatalab che il Megafono ha deciso all’ultimo momento di sostenere. Vedremo come il Governatore spiegherà la scelta del suo Movimento: ma farebbe bene a leggere pubblicamente, come esempio di coerenza politica e di giusto risentimento, la lettera inviatagli nei giorni scorsi dai giovani democratici di Licata. Che si sentono traditi – traditi proprio da lui, dal signor Crocetta – per il mancato sostegno al candidato sindaco del Pd. Ti abbiamo votato come Governatore, sostanzialmente gli dicono. “Ci abbiamo messo la faccia” per appoggiare la tua candidatura, e ora tu dai l’assenso all’alleanza del Megafono   con delle liste civiche in cui sono presenti molti elettori e sostenitori di Musumeci, il tuo principale antagonista nella corsa per il governo della Regione?

Crocetta è politico esperto. E se affronterà questo tema, se deciderà di rispondere ai giovani del Pd, non gli mancheranno certo gli argomenti per giustificare la scelta politica sua e dei suoi amici licatesi. Più difficile gli verrà parlare della Finanziaria appena varata dall’Ars. Della Tabella H del bilancio soprattutto. Giustificare, in tempi di sacrifici e di politiche sparagnine, in tempi in cui i soldi dovrebbero essere dati davvero a chi ne ha bisogno, i contributi alle tante fondazioni e associazioni vicine ai politici per foraggiarne le clientele. Leggere l’articolo di Giuseppe Pipitone sul Fatto Quotidiano di ieri.

Crocetta dirà quanto già detto: che quei contributi a pioggia li hanno voluti i deputati e che lui voleva cambiare le regole. Stupisce, al riguardo, la dichiarazione del grillino Cancelleri: “Abbiamo deciso di istituire un osservatorio sulla Tabella H per capire questi contributi a sei cifre come vengono utilizzati”. E cosa c’è da capire? Basta vedere a chi – politici del presente e del passato recente e lontano – fanno capo o sono vicine queste associazioni. Di clientelismo e di spese folli e inutili è sempre vissuta la politica siciliana. Cosa vuoi monitorare, caro Cancelleri. Nulla cambia, nulla è cambiato in Sicilia: nonostante la crisi e la disperazione di quanti, per il lavoro che manca e per le tasse, non ce la fanno più. O vogliamo credere davvero alla Rivoluzione promessa da  Rosario Crocetta in campagna elettorale?

Gaetano Cellura