I carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno eseguito alle prime luci dell’alba una operazione che ha consentito di individuare gli autori del maxi incendio al deposito della ditta Omnia in contrada Piano Bugiades a Licata nel gennaio scorso. L’inchiesta ha portato all’arresto di tre persone: in carcere finiscono C. D., 39 anni, di Ravanusa, e C. F., 41 anni, di Licata. Ai domiciliari con obbligo di braccialetto, invece, M. A., 24 anni, di Ravanusa. Tra i reati ipotizzati anche un tentato omicidio, una tentata estorsione, il porto illegale di arma da fuoco e svariati furti in abitazione.
Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. La procura di Agrigento, con il procuratore capo Giovanni Di Leo e il sostituto procuratore Alessia Battaglia, ha chiesto altre misure cautelari. Il giudice si è riservato di esprimersi sulle proposte soltanto dopo l’esito dell’interrogatorio preventivo come disposto dal decreto Nordio. Si tratta di una “verifica” a priori la quale, nel segno della valorizzazione delle garanzie individuali, potrebbe evitare l’applicazione di provvedimenti restrittivi.