Un’ordinanza di carcerazione è stata eseguita durante il pomeriggio dai Carabinieri della Stazione di Licata. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento a carico di Francesco Sortino, 26enne, già noto alle Forze dell’ordine, che deve scontare un anno, tre mesi e diciassette giorni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. I fatti risalgono al 7 ottobre del 2009, allorquando Francesco Sortino con altre tre persone fu arrestato a Licata. Nella circostanza militari della Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Licata e personale del locale Commissariato della Polizia di Stato furono chiamati a placare una violenta aggressione all’interno di una palazzina di edilizia popolare ubicata in contrada “Piano Cannelle” nei confronti di una famiglia del luogo. I motivi: pregressi e futili dissapori personali. Asce, spranghe di ferro, coltelli, bastoni e martelli i mezzi utilizzati e prognosi di dieci giorni cadauno per i tre assaliti, che ebbero la peggio. L’arrestato, dopo le iniziali formalità di legge in caserma, è stato associato dai Carabinieri alla Casa circondariale di Agrigento per scontare la pena. A Licata il 20 luglio del 2009 si rende responsabile di un furto. Ora il reato, di cui è stato definitivamente riconosciuto colpevole, è stato sanzionato con la pena della reclusione di un anno che Angelo Sortino, 50enne licatese, dopo essere stato rintracciato ed arrestato nel pomeriggio di ieri dai Carabinieri della Stazione di Licata, deve scontare presso la Casa Circondariale di Agrigento, dove l’interessato, espletate le preliminari formalità di legge negli uffici dell’Arma, è stato associato.
Arrestati due componenti di una famiglia licatese
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