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Il piano delle aree ZES è importantissimo per lo sviluppo economico e finanziario del nostro paese in quanto individua delle aree da inserire all’interno di un piano “privilegiato” che comprende una serie di agevolazioni fiscali e di beneficiare di rilevanti semplificazioni di carattere amministrativo burocratico per le attività che operano all’interno di quelle aree, agevolazioni fiscali serie e necessari (come il credito d’imposta e le agevolazioni sul costo del lavoro e meglio esplicitate all’interno del D.L. 91/2017 conosciuto come “Decreto Sud”) a chi investe o ha già investito in attività imprenditoriali. Ora siccome non credo che Licata sia un paese baciato dalla fortuna, ne tantomeno sfiorato da una mano divina, e credo altresì che essere inseriti all’interno di tale piano rappresenta una lotta all’interno del Parlamento Regionale, mi vien fatto di pensare, che le dichiarazioni fatte dall’Onorevole Pullara siano veritiere e di grande travaglio amministrativo. Ho letto attentamente le disposizioni regionali verificando che in realtà il Comune di Licata è stato inserito (area portuale) e altri Comuni importanti sono rimasti fuori. Mi chiedo allora se l’intuizione del nostro Onorevole possa essere una delle prime iniziative concrete che il deputato ha voluto per la sua città? Questo per dire che io non sono contro nessuno e quando le cose si esprimono per il bene comune e investono lo sviluppo della mia città non perdo tempo a riconoscerle e a ringraziare chi ha fatto un lavoro anche di forzatura per l’ottenimento di un obiettivo importante. Allo stesso modo mi chiedo però come la parte politica del nostro Comune non abbia proceduto a chiedere l’ampliamento del bando che avrebbe potuto investire altre zone e dare respiro ad altre attività imprenditoriali. Perché il sito della Regione Sicilia parla chiaro: una parte di queste zone viene individuata direttamente dall’Amministrazione e dagli uffici competenti della Regione (dove i rappresentanti parlamentari credo debbano fare a pugni per inserire le zone di loro interesse) mentre l’ampliamento deve essere richiesto dai Comuni interessati attraverso bando pubblico. Se quanto dichiarato dall’Onorevole Pullara fosse vero, e cioè che il Comune di Licata non ha concesso attenzione a questo progetto, e mi auguro di essere prontamente smentito, sarebbe molto grave perché un paese che non programma e non progetta è un paese che non ha speranze. Oggi mi pare necessario che qualcuno chiarisca alla città sui fatti anche perché la città di questo bando ne avrebbe usufruito interamente e avrebbe concesso non solo agevolazioni fiscali ma speranza, voglia di investire, voglia di uscire dai margine dell’isolamento in cui tutte le forze sociali ma anche imprenditoriali stanno e sembrano annaspare.
Io sono per i fatti l’ho sempre detto e sostenuto e se l’Amministrazione Galanti mi dimostrerà fatti io sarò il suo più grande sostenitore e come oggi ho lodato l’impegno e l’intuizione del Pullara (che ho anche ampiamente criticato) sarò pronto domani a lodare e ringraziare chiunque si spenda per il mio paese.
FATTI e NON PAROLE. VERITA’ e NON PROCLAMI.

Angelo Rinascente – Presidente associazione I Delfini