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Dieta mediterraneaHa avuto uno straordinario successo di pubblico l’incontro sul tema “La diete è qualità di vita – la dieta mediterranea nella  tradizione alimentare palmese” organizzata sabato scorso al Palazzo Ducale dall’Archeoclub di Palma con il patrocinio del Comune.

Dopo l’intervento di apertura  dei lavori del presidente dell’associazione, arch. Piero Fiaccabrino, e i saluti del vicesindaco Daniele Balistreri, si è svolta la relazione di introduzione del dott. Rosario Criscimanna, cui sono seguiti quelli delle relatrici, tutte facenti parte dell’Archeoclub.

Le relazioni hanno affrontato il tema della tradizione gastronomica nel territorio palmese da varie angolazioni. Così, dalla questione del valore culturale della gastronomia siciliana e dai cambiamenti che questa ha subito in relazione all’avvicendarsi delle varie dominazioni, trattata dalla prof.ssa Tonia Lombardo, si è passati all’influenza che le abitudini alimentari delle monache del monastero benedettino del SS. Rosario hanno esercitato sulla cucina palmese, tema trattato dall’arch. Isabella Puzzangaro. Francesca Abruzzo, studentessa in architettura, ha richiamato l’attenzione sulla dieta del potente casato dei Tomasi, mentre l’arch. Valeria Amato ha evidenziato il ruolo della pasta nella nostra gastronomia, richiamando alcune peculiarità palmesi. Ha concluso l’arch. Laura Zinnanti trattando della cultura dolciaria in Sicilia con particolare riferimento alla terra di Palma e alla cultura monacale.

La serata è stata allietata da intermezzi musicali, a cura del noto cantastorie Nenè Sciortino. L’iniziativa è stata portata avanti da un nutrito gruppo di lavoro, di cui hanno fatto parte anche  il prof. Giovanni Tannorella, che ha organizzato la fase della degustazione delle pietanze, gli architetti Filippo Affronti e Calogero Puzzo, i proff. Teresa Tutino, Maurilio Lombardo, Calogera Viena Carmelina Castellana, il dott. Mario Cutaia ed ancora Enzo Scarnà e Roberto Bordino. Particolarmente suggestiva è stata poi la fase finale della  serata dedicata alla  degustazione, resa possibile grazie alla collaborazione di un ampio numero di esercizi commerciali che hanno offerto prodotti tipici palmesi e al servizio offerto dall’Istituto Alberghiero Re Capriata di Licata e dal Gruppo scout Palma 1. Fra  i tavoli vi erano anche quelli offerti dall’archeoclub e dell’associazione FIDAPA, che ha dato un importante contributo in termini di pietanze e bevande tradizionali.

“Con quest’iniziativa – ha dichiarato Fiaccabrino – l’associazione, partendo da  un tema di grande attualità come quello della dieta mediterranea, ha voluto richiamare l’attenzione sulle grandi risorse culturali palmesi, come le tradizioni ed i prodotti alimentari, puntando sulla sinergia ed il coinvolgimento di tutta la collettività. La straordinaria partecipazione di esercizi commerciali e di associazioni, oltre che di pubblico, a questo appuntamento,  dimostra quanto caro sia ai palmesi il proprio bagaglio culturale”.