Tra le carte dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento su un presunto sistema di appalti pilotati e corruzione, figurano anche i lavori di ristrutturazione da cui è stato recentemente interessato lo stadio comunale Dino Liotta.

E’ Grandangolo Agrigento a parlare di “cinque imprenditori arrestati, tredici (al momento) gli indagati che hanno subìto perquisizioni”.

Come riporta il giornale diretto da Franco Castaldo, “in carcere finiscono Diego Caramazza, 44 anni, e Luigi Sutera Sardo, 58 anni (ex assessore di Favara ed ex consigliere provinciale), entrambi di Favara. Arresti domiciliari, invece, per Sebastiano Alesci (ex dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale di Ravanusa), 67 anni, di Licata, Carmela Moscato, 65 anni e Federica Caramazza, 36 anni, rispettivamente mamma e figlia. Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti della Squadra mobile di Agrigento agli ordini del vicequestore aggiunto Vincenzo Perta. I reati contestati sono corruzione, ricettazione, turbativa d’asta”.

Sempre Grandangolo Agrigento scende quindi nel dettaglio dell’inchiesta. “Tra gli appalti “pilotati” grazie al pagamento di tangenti ci sarebbero – secondo la procura di Agrigento – i lavori di manutenzione straordinaria della strada provinciale 19 Salaparuta-Santa Margherita Belice ma anche la riqualificazione e la ristrutturazione dello stadio “Dino Liotta” di Licata, nonchè i lavori di ristrutturazione ed automazione per l’ottimizzazione della rete idrica del Comune di Agrigento, primo stralcio) con stazione appaltante Aica per un valore di oltre 37 milioni di euro”.