È Bivona il primo Comune siciliano a entrare ufficialmente nel Metaverso, la dimensione virtuale verso cui internet sta evolvendo sempre più rapidamente: ma cosa significa tutto ciò? E cosa cambierà con l’ingresso nel Metaverso di Comuni e altri enti pubblici?
Che cos’è il Metaverso e quali sono le sue applicazioni
Il termine Metaverso, coniato agli inizi degli anni ’90 nella letteratura futurista e fantascientifica, è entrato nel linguaggio comune soprattutto in questi ultimi mesi, dopo l’annuncio di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e CEO del gruppo Meta, di voler investire sempre più risorse su questa nuova tecnologia al fine di rivoluzionare l’idea stessa di internet e rendere ogni attività più coinvolgente e immersiva. Il Metaverso è infatti una vera e propria dimensione parallela alla realtà, alla quale è possibile accedere tramite web sfruttando un avatar, ossia un alter ego digitale, e in cui svolgere attività di vario genere.
Negli spazi virtuali del Metaverso, ciascuno di noi può già lavorare, fare shopping e partecipare a passatempi come i giochi delle sale casinò, il tutto muovendosi all’interno di scenari tridimensionali proprio come se ci si trovasse nella realtà. Attualmente sono ancora poche le realtà ad aver fatto questo passo, ma si prevede già per i prossimi mesi un rapido popolamento del Metaverso da parte di aziende e piattaforme digitali, che sfruttando la sempre maggiore semplicità d’accesso alla realtà virtuale intendono garantire migliori esperienze per gli utenti.
Proprio le società che si occupano dei giochi di casinò, già citati in precedenza non a caso, stanno investendo fortemente in tal senso allo scopo di ricreare sale sempre più realistiche e permettere a tutti gli appassionati di accedervi e prendere parte ai vari tavoli, un’opzione questa che potrebbe dare un’ulteriore spinta all’intero settore trasformando il semplice intrattenimento online in un’occasione di svago multisensoriale. Slot machine, roulette, giochi di carte, tutto ciò che si può trovare normalmente in una sala fisica sarà infatti disponibile in una rinnovata versione digitale, che promette di far sentire gli amanti di questi giochi pienamente coinvolti nell’attività ludica.
Questo è uno dei tanti esempi provenienti dal vasto universo dell’entertainment, ma qualcosa si muove anche in altri ambiti, come quello delle Pubbliche Amministrazioni, con enti e istituzioni pronti a fare il grande salto: ma cosa bisogna attendersi da tutto questo?
“Alla scoperta del web3”: l’applicazione del Comune di Bivona per accedere al Metaverso
Seppure a rilento rispetto a ciò che accade nel settore privato, diverse realtà pubbliche stanno, come detto, avvicinandosi alla realtà virtuale e al concetto di Metaverso, con l’obiettivo di comprendere tutti i vantaggi derivanti dall’uso di queste nuove tecnologie e quali siano le migliori possibilità di applicazione.
Un’iniziativa molto significativa in tal senso arriva proprio dalla provincia di Agrigento e vede protagonista il piccolo Comune di Bivona, poco più di 3mila abitanti ma oggi primo municipio siciliano a sperimentare il web3 e le sue potenzialità. Il progetto, presentato nel corso dell’evento “Alla scoperta del web3”, si fonda nello specifico sulla realizzazione di un’applicazione che proprio all’interno del Metaverso permette a cittadini e turisti di entrare rapidamente in contatto con gli uffici comunali.
L’idea mira in sostanza ad abbattere le distanze geografiche creando uno spazio virtuale del tutto simile a quello reale, in cui anche chi si trova a grande distanza dal paese può fare accesso avvalendosi di un avatar. Mediante l’apposita applicazione, chi ha necessità di comunicare con gli uffici pubblici per esigenze di qualsiasi tipo può collegarsi via internet ed entrare quasi “fisicamente” all’interno delle stanze comunali per parlare con gli addetti ai vari servizi.
In questo caso il Metaverso garantisce un’interazione diretta e molto più efficace rispetto a ciò che attualmente avviene inviando una e-mail oppure attraverso un contatto telefonico, il tutto evitando file ed eventuali spostamenti, soprattutto da parte di chi non vive a Bivona ma necessita di informazioni e supporto in tempi brevi.
L’iniziativa del Comune agrigentino risulta dunque essere estremamente interessante e di esempio per tutte le altre realtà pubbliche, dalle più piccole amministrazioni locali fino a quelle statali, che possono già da oggi immaginare un altro modo di risolvere i problemi dei cittadini interamente basato sulle nuove tecnologie e, in particolare, sulla realtà virtuale: la speranza è che gli investimenti continuino in questa direzione e che questo cambiamento possa rappresentare presto una realtà diffusa a livello nazionale.