L’ammanco svelato dalla Corti dei conti sarebbe stato generato da errori nella contabilità provenienti da un ufficio afferente al dipartimento Servizi demografici del Comune. Le cifre esatte non ci sono ancora ma la magistratura contabile avrebbe portato alla luce un buco di decine di migliaia di euro.
Il procedimento è ancora nella sua fase iniziale e, ad oggi, non c’è alcuna comunicazione di persone iscritte nel registro degli indagati. Si tratterebbe di un ex dipendente comunale che ha già dato formale comunicazione al Comune, ammettendo di fatto la propria colpevolezza.