Il sindaco di Palma, Pasquale Amato, ha ricevuto al Castello Chiaramontano di Favara il “Premio Speciale Arte e Cultura Siciliana per l’impegno civile e per la legalità Ignazio Butitta”.
Nel corso del suo intervento Amato ha denunciato con forza che “la mafia non crea benessere ma distrugge l’economia” e che senza legalità si crea l’humus per la mafia. Consapevole di ciò il sindaco di Palma ha spiegato che occorre promuovere azioni volte ad affermare il valore della legalità anche con iniziative di natura culturale ed educativa. In questa direzione si inquadrano non solo le attività portate avanti dall’amministrazione comunale in tema di concessioni edilizie, di assegnazione dei lotti nelle aree artigianali e di rimozione dei cartelloni abusivi. Necessari sono anche atti simbolici quali quello di aver oscurato dei manifesti che omaggiavano “un cavaliere mafioso morto qualche giorno prima, poiché non devono essere loro ad imporre gli eroi”.
Dalla denuncia di Amato emerge anche un altro elemento: che la lotta all’illegalità non la possa fare un sindaco da solo. “La Sicilia – ha precisato Amato – non va commissariata ma non è una regione normale se il suo l’export in agricoltura è 900 mila euro mentre i soli beni confiscati alla mafia nel trapanese ammontano a oltre 1 milione e duecentomila euro”. “È stato un momento di grande emozione – ha dichiarato Amato – quando i presenti si sono alzati per tributare con un applauso in piedi solidarietà e stima. Ho ritirato il premio con la fascia tricolore poiché lo considero un riconoscimento alla nostra città”.
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