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DSC_0060Un consiglio comunale aperto per ridiscutere le tariffe Tari applicate dall’assise di Licata per coprire i debiti contratti in passato con la Dedalo Ambiente. È questa la decisione scaturita dalla riunione allargata convocata venerdì sera dalla Cna diretta in città da Piero Caico. Il comune intende incassare sei milioni di euro e questo per coprire il costo del servizio gestito dalla Dedalo Ambiente. Una scelta che rischia seriamente di impoverire ancora di più un tessuto economico già piegato dalla crisi e dall’emorragia legata all’emigrazione. Non ci stanno gli imprenditori che minacciano lo sciopero fiscale se il comune non dovesse fare passi indietro. “Stiamo raccogliendo il malcontento dei nostri associati e anche di chi, pur non essendo associato, si è rivolto a noi per essere rappresentato in questa battaglia che oltre che economica è anche sociale – sono le parole di Piero Caico, che aggiunge – abbiamo dato mandato ai nostri legali per valutare se ci sono gli estremi per impugnare la delibera del consiglio comunale dinanzi al Tar, se i legali daranno il via libera e se il consiglio comunale non accetterà di rimodulare le tariffe, sarà senza dubbio questa la strada che percorreremo”. La decisione scaturisce proprio dall’incontro di venerdì cui ha partecipato anche il segretario cittadino della Fenapi, Ignazio Bonsignore.

Piero Caico – Cna Licata

Ignazio Bonsignore – Fenapi Licata