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Il maggiore costo dell’energia elettrica, che da metà 2022 ha sconvolto il bilancio di numerose aziende e famiglie, ha avuto un impatto devastante anche sui conti di Aica non solo per l’aumento del PUN ma anche del prezzo subito nel regime di salvaguardia. Infatti, nel 2022 circa metà delle utenze elettriche di AICA sono state contrattualizzate nel mercato della Salvaguardia a un prezzo pari a PUN +17,80€/MWh. A fine novembre 2022, è stato pubblicato il nuovo prezzo della Salvaguardia, che in Sicilia si è attestato a PUN+202€/MWh, e tali condizioni nel caso in cui non si uscisse dal suddetto mercato della Salvaguardia possono generare costi pari a circa 20mln/euro nell’anno 2023 e circa 18 mln/euro negli anni successivi, difficilmente sostenibili.

Tra gli effetti negativi generati dal regime di Salvaguardia, che non soltanto condiziona l’operatività e l’equilibrio finanziario dell’Azienda, vi potrebbe essere anche un ulteriore maggior carico tariffario, che grava particolarmente sugli utenti virtuosi che pagano regolarmente le fatture.

Per questo ultimo motivo, a tutela della maggioranza degli utenti virtuosi e tenuto conto che sono già operative forme di sussidio per le utenze svantaggiate (l’Ati con delibera n. 16 del 12/12/2022 ha approvato il bonus integrativo che va ad aggiungersi al bonus idrico nazionale), è impegno di Aica dare seguito al recupero del proprio credito in via bonaria già avviato da diversi mesi, attuando sin da subito anche una rigorosa e costante azione di recupero credito per via giudiziale di eventuali utenze ingiustificatamente morose o di usi della risorsa idrica in assenza di un adeguato rapporto contrattuale, con ogni mezzo a disposizione e senza distinzioni di sorta nei confronti di tutti i clienti morosi, dei grossisti e degli utenti finali: domestici, non domestici, enti pubblici (compresi i Comuni soci di Aica).

Uscire dal regime di Salvaguardia del mercato dell’energia elettrica rappresenta per l’Azienda un obiettivo prioritario e di vitale importanza, ragione per cui dobbiamo dedicare tutti i nostri sforzi in termini di recupero di tutta la liquidità possibile al fine di effettuare con successo lo switch aderendo alla convenzione Consip.

Ecco perché è essenziale che gli utenti morosi regolarizzino quanto prima le proprie posizioni amministrative, così de evitare ulteriori aggravi sui costi energetici che si rifletterebbero inevitabilmente sulla bollettazione.