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Agitazione netturbini, richiesto incontro al Prefetto di Agrigento

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Gli operatori ecologici del cantiere di via Umberto secondo hanno richiesto un incontro in Prefettura. L’istanza è stata presentata dalla Cgil Funzione Pubblica con una nota a firma del Segretario Generale Enzo Iacono. Alla base della richiesta di incontro col Prefetto, ci sono i soliti motivi: gli stessi che hanno più volte portato i netturbini licatesi a scioperare. Nella nota della Cgil, viene infatti spiegato “che i lavoratori distaccati e dipendenti delle Società in indirizzo non percepiscono puntualmente le spettanze mensili; che si sono create cumuli di immondizia indifferenziata in tutta la Città; sono costretti a prelevare l’immondizia da terra senza l’ausilio di attrezzature e con rischi per la propria salute; che è necessario procedere alla verifica dell’attuale organizzazione del lavoro e dei servizi di raccolta; che non è stata risolta la questione dei lavoratori assunti con la legge 68/99 e con mansioni ridotte i quali ancora non hanno trovato collocazione nel servizio; che l’Amministrazione Comunale non ha proceduto a convocare il tavolo di discussione, con la partecipazione dei tecnici Comunali, stabilito in sede di Consiglio Comunale allo scopo di risolvere le problematiche sollevate e discusse con i Capigruppo e i Consiglieri Comunali; che il CCNL Utilitalia prescrive che il versamento delle spettanze deve avvenire entro la fine del mese a cui si riferisce la remunerazione; che i lavoratori sono in stato di agitazione e il servizio, per come è organizzato, sta provocando l’insorgere di problemi igienico-sanitari”. Da lì, la richiesta al Prefetto di Agrigento di convocare le Società, che gestiscono il servizio, l’Amministrazione Comunale e La SRR ATO 4 in tempi brevissimi, allo scopo di potere affrontare e risolvere la vertenza in corso.

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